Meno di tre metri quadrati a testa. Sono queste le dimensioni del degrado e della vergogna. Con una sentenza che Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, non esita a definire “epocale”, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato negli istituti penitenziari di Busto Arsizio e di Piacenza i diritti di sette detenuti.
Il problema del sovraffollamento delle carceri italiane è strutturale e generalizzato secondo la Corte di Strasburgo, che ha già ricevuto altri ricorsi provenienti da più di 500 persone detenute nelle celle del nostro Paese. Non è del resto la prima condanna per il sistema penitenziario italiano, che già nel 2009 era stato punito per aver violato i diritti di un detenuto nel carcere romano di Rebibbia.
Secondo l’ultimo rapporto di Antigone, in Italia ci sono oltre 140 detenuti ogni 100 posti letto. Contro una media europea che invece conta 97 persone ogni 100 posti. “Speriamo che dopo la condanna al risarcimento l’Italia prenda urgenti provvedimenti”, ha detto Patrizio Gonnella commentando la sentenza. Gonnella ha invitato quindi le forze politiche impegnate in campagna elettorale a esprimersi “su come intendano risolvere il grave problema del sovraffollamento in carcere”.
Davide Gangale