L’ex fidanzata di Alberto Genovese, l’imprenditore e fondatore di Facile.it arrestato il 6 novembre con l’accusa di aver drogato e stuprato una ragazza di 18 anni, è stata inserita nel registro degli indagati dalla Procura di Milano. Al vaglio elementi su altre presunte violenze commesse dallo startupper milanese, già indagato per un altro abuso sessuale ai danni di una ragazza di 23 anni la scorsa estate a Ibiza.

Le indagini – Le indagini, condotte dal pm Rosaria Stagnaro e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, starebbero proseguendo senza il bisogno di denunce, sulla base delle deposizioni di decine di ragazze ospiti ai festini, delle analisi delle immagini delle telecamere dell’appartamento, nonché di video e foto trovati nei dispositivi sequestrati a Genovese.

Le testimonianze – Secondo alcune testimonianze raccolte dalla Squadra Mobile di Milano, l’ex fidanzata di Genovese, ora accusata di concorso nella violenza e nella cessione di droga, sarebbe stata presente durante alcuni abusi. «Ho saputo che girano delle voci su Genovese, nello specifico si dice che lui e la sua ex fidanzata, di cui non so il nome, erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle», ha messo a verbale una ragazza che avrebbe partecipato alla festa del 10 ottobre, notte della violenza sulla 18enne, alla “Terrazza Sentimento”, soprannome del lussuoso attico dell’imprenditore affacciato su Piazza Duomo.
Anche la ragazza che ha denunciato Genovese per la violenza a “Villa Lolita” a Ibiza lo scorso luglio, ha spiegato agli investigatori di essere entrata in camera da letto con l’imprenditore e l’ex fidanzata: «Mi hanno invitata ad andare in camera, per fare un’altra striscia di cocaina, io li ho seguiti (…) Da quando sono entrata in camera e ho tirato una striscia di stupefacente di colore rosa che io pensavo fosse “2CB”, non ricordo più nulla». Solo dopo diverse ore e dopo aver ripreso piena coscienza di sé si sarebbe resa conto, complici i vestiti strappati, il dolore ai polsi e i lividi sulle gambe, di aver subito una violenza sessuale.

Gli accertamenti – I resoconti delle varie serate rivelano un modus operandi consolidato, a cui si aggiunge la testimonianza di una giovane intervistata il 9 dicembre durante la trasmissione “Ore 14” in onda su Rai2, sulle cui parole la Procura di Milano procederà con degli accertamenti. La ragazza ha raccontato di essere presumibilmente scampata a un tentativo di violenza da parte di Genovese, sempre nella sua villa di Ibiza e sempre alla presenza dell’ex fidanzata: sarebbe riuscita a svincolarsi dalla situazione grazie a una «grande lucidità mentale» che l’ha portata ad utilizzare la scusa del bagno per chiamare il fidanzato e chiedere aiuto. «Non voglio che si dica che è la droga che lo ha confuso, non si dica che la fidanzata non sapeva visto che c’era. Lui è come un serial killer, è seriale, ci tengo a precisarlo perché era tutto molto premeditato, aveva questo brutto vizio».