Appena terminato il Regina Coeli, davanti ai 20mila fedeli che hanno preso d’assalto Piazza San Pietro per la Domenica della Divina Misericordia (istituita dallo stesso Giovanni Paolo II nel 2000), Papa Francesco ha parlato di «accuse offensive e infamanti» rivolte a Papa Wojtyla. Lo sguardo serio del Pontefice ha lasciato intendere che per il Vaticano il limite è stato ampiamente superato, riferendosi probabilmente alle parole trapelate dalla famiglia Orlandi nei confronti dell’ex pontefice. Pietro Orlandi intanto, nelle parole del suo avvocato Laura Sgrò, si difende: «Mai detto che Papa Wojtyla fosse un pedofilo».

Il manifesto della scomparsa di Emanuela Orlandi – Fonte Flickr

La posizione del Vaticano – Il caso Orlandi è stato riaperto recentemente in Vaticano quando il fascicolo è stato affidato ad un Promotore di Giustizia (ruolo equivalente a quello di un procuratore) che ha ricevuto mandato per fare piena luce sulla vicenda. «Papa Francesco e il Segretario di Stato vogliono che emerga la verità senza riserve», queste le parole del Promotore di Giustizia della Citta del Vaticano Alessandro Diddi, in un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere quando ha ricevuto l’incarico. Da Diddi è stato ascoltato il fratello di Emanuela, Pietro, e la sua legale Laura Sgrò che però si è avvalsa del segreto professionale per non rispondere alle domande.

Il boss Renatino de Pedis – Fonte GetArchive

L’audio incriminato – Durante il colloquio con Diddi, Pietro Orlandi avrebbe sottoposto un audio di un uomo vicino a Renatino De Pedis, famoso boss della Banda della Magliana durante gli anni ’80, e risalente allo scorso dicembre. In questa prova, seppur presunta perché non ancora dimostrata, si farebbe riferimento ai diffusi casi di pedofilia in Vaticano avvenuti durante il pontificato di Giovanni Paolo II (e che vedrebbero coinvolto il Papa stesso) e al coinvolgimento della criminalità romana per farne sparire le tracce. Prove che sarebbero solo per «sentito dire», e che per questo avrebbero scatenato l’indignazione del Vaticano, al grido di «massacro mediatico».

Le parole di Orlandi – Nelle ultime settimane Pietro Orlandi è stato spesso e volentieri sotto i riflettori. Non solo per questo audio, ma anche per diverse interviste rilasciate ai media. Durante una puntata dello show Dimartedì, trasmessa su La7, Orlandi ha parlato di Papa Wojtyla e delle sue fantomatiche uscite serali con due monsignori polacchi. A scatenare il vero scontro con il Vaticano sarebbe stata proprio quest’intervista.

La BMW su cui sarebbe stata rapita Emanuela Orlandi – Fonte Wikimedia Commons

La vicenda – Emanuela Orlandi, 15 anni, figlia di un messo pontificio, è sparita il 22 giugno 1983 mentre stava ritornando a casa dopo le sue lezioni di musica. Non verrà mai ritrovata. Nel corso dei decenni si sono avanzate diverse ipotesi: dalla pista di terrorismo internazionale a quella più locale del coinvolgimento della Banda della Magliana, fino all’archiviazione del 2016. Nel 2022 è il Vaticano a riaprire il caso mai risolto.