Il saluto dei compagni di Gessica (Ansa)

Ha confessato ai pm l’uomo che nel foggiano ha ucciso la figlia di 16 anni e il presunto amante della moglie. Lei perché ha cercato di difendere la madre, lui per la presunta relazione che avrebbe avuto con la donna. Taulant Malaj è stato arrestato e interrogato dalla polizia, mentre la consorte, ferita e sotto choc, è ricoverata in ospedale. Dopo il duplice omicidio, l’uomo aveva girato un video con i corpi delle vittime.

Il duplice delitto – Gli omicidi sono stati commessi intorno alle 2 di notte di domenica 7 maggio a Torremaggiore, nel foggiano. Il killer è un panettiere albanese di 45 anni, senza un passato da criminale. Malaj ha incontrato nell’androne del palazzo Massimo De Santis, un barista ritenuto dall’assassino l’amante di sua moglie, e lo ha ucciso con venti coltellate alla gola e all’addome. L’uomo si è poi avventato su Tefta, la compagna di 39 anni. La figlia Gessica ha cercato di difenderla, ma Malaj non si è fermato e ha colpito a morte la ragazza. La madre, seppur ferita, è riuscita a scappare e a chiamare le forze dell’ordine. Il killer è stato trovato mentre cercava di uccidere anche l’altro figlio, di 5 anni, che si era nascosto.

Il video – Dopo la strage, Malaj ha inviato un video a un amico albanese, che una volta ricevuto ha immediatamente chiamato i carabinieri. «Vedete questo qua, lui è l’italiano», ha urlato l’assassino inquadrando il corpo di De Santis, «ho perdonato già una volta mia moglie, lui è il secondo. Ho tagliato lui, li ho ammazzati tutti e tre (riferendosi alla consorte, che in realtà era ancora viva). Dov’è il bambino? Non ho finito ancora. Non è venuto nessuno, nemmeno la polizia».

L’arresto – Le forze dell’ordine hanno fermato e interrogato Malaj, che ha confessato spontaneamente dopo l’arresto. Per commettere gli omicidi l’uomo ha utilizzato un coltello da cucina, che è già stato ritrovato. Gli investigatori stanno ascoltando anche i parenti e gli amici delle vittime. Secondo alcune persone che conoscevano la coppia, De Santis e Tefta non hanno mai avuto una relazione, ma era tutto frutto di un’ossessione dell’assassino. La donna si trova attualmente ricoverata in un ospedale a Foggia, ma non è in pericolo di vita. Il figlio più piccolo è stato invece affidato temporaneamente agli zii.

La confessione – Nell’interrogatorio col pm, Malaj ha affermato che la moglie aveva «ammesso di avere una relazione con Massimo (l’uomo da lui ucciso, ndr). Mi aveva chiesto scusa», ha continuato, «ma io volevo separarmi». Secondo l’uomo, nei giorni scorsi c’era stata una lite sempre a proposito di questa relazione. Stando al suo racconto, Malaj avrebbe scoperto più volte la moglie al terzo piano del palazzo, dove abitava De Santis. Tra sabato e domenica, mentre erano a letto, Tefta avrebbe iniziato a chattare con qualcuno. Malaj, insospettitosi, avrebbe visto che si trattava di Massimo, così sarebbe uscito per aspettarlo nelle scale e colpirlo a morte. Secondo i legali, Malaj sarebbe salito in casa per uccidere solo la moglie e, «accecato dall’ira», non si sarebbe accorto della figlia Gessica che cercava di fare scudo alla madre. Tra l’uomo e i suoi due figli, hanno continuato i difensori, esisteva un «forte legame».

Dolore a scuola – Gessica era iscritta al liceo classico Fiani-Leccisotti di Torremaggiore. La sua scomparsa ha sconvolto le amiche, che hanno condiviso sui social il loro dolore: «Non è giusto. Non doveva succedere a te piccola». A ricordarla è stato anche il preside dell’istituto, Carmine Collina: «Gessica era molto composta, educata e timida. Seguiva le lezioni con regolarità e non ha mai avuto problemi di integrazione né di profitto. Faremo quadrato intorno ai suoi compagni di classe affinché possano affrontare questa inimmaginabile ferita all’anima». Lunedì 8 maggio si è tenuto un minuto di silenzio in tutte le classi.