Tra manifesti controversi, polemiche roventi e dimissioni, il 22 settembre, giorno del Fertility Day, è passato. L’iniziativa del Ministero della Salute in favore della fertilità, anche a causa di qualche errore nelle strategie di comunicazione, non ha riscosso gran successo.

Di contro, a prendere piede nel nostro Paese è la corrente di pensiero dei Childfree, persone o coppie che scelgono consapevolmente di non avere figli. Negli Stati Uniti sono in molti ad aderire a questo movimento, tanto che nel 2013 il Time gli dedicò una copertina, raccontando al mondo questa nuova generazione che sceglie una strada diversa da quella del matrimonio e della procreazione.

«Siamo un gruppo di adulti che condividono almeno un desiderio: non vogliamo avere figli. Siamo un gruppo di insegnanti, dottori, imprenditori, autori, esperti di computer – si legge sulla pagina Childfree.net – Scegliamo di chiamarci childfree piuttosto che childless perché sentiamo che quest’ultimo termine implichi la mancanza di qualcosa che desideriamo, e non è così. Ci consideriamo ChildFree: liberi dalla perdita di libertà personale, soldi, tempo ed energie che avere un figlio richiede».

Chi condivide questa linea di pensiero può trovare sostegno sulla pagina Facebook Chidfree Italia, la prima nel nostro Paese, dotata di un regolamento preciso. È uno spazio di discussione e condivisione per persone che vedono «la propria realizzazione personale in altre cose: lavoro, passioni, viaggi e quel che volete», non sono ammesse frasi offensive da parte o nei confronti di chi ha scelto di avere figli, non si accettano giudizi sulle scelte personali di nessuno, la parola d’ordine è rispetto di tutti e per tutti.

«Mi sono resa conto di quanti costi porti l’avere un bambino, tra analisi, ginecologo, spese cliniche e medicine solo nella parte della gravidanza», dice M. Da., utente della pagina che preferisce mantenere l’anonimato. «Ho un partner che condivide la mia scelta. Siamo arrivati a tutto questo spontaneamente, attraverso piccoli gesti, dialoghi – racconta Erika – Conduciamo una vita dove i nostri interessi si orientano verso l’arte, i libri, i viaggi e la voglia di conoscere il mondo che ci circonda. La parola ‘bambini’ non ci passa mai per la mente, non per chissà quale ragione. Succede e basta».

Federica Scutari e Federica Villa