Tre giorni dopo il passaggio del ciclone Idai in Mozambico, della città di Beira restano quasi solo macerie sommerse. La Croce Rossa Internazionale parla di «devastazioni enormi». Il bilancio è per ora di oltre 150 morti tra Mozambico, Malawi e Zimbabwe, dove il ciclone è stato declassato al rango di tempesta tropicale.
Beira distrutta – La quarta città del Mozambico, mezzo milione di abitanti, è isolata dal resto del Paese e il 90% «risulta distrutto», secondo quanto rilevato dalla squadra della Croce Rossa intervenuta sul posto. Partiti dalla capitale Maputo, hanno dovuto raggiungere Beira in elicottero perché l’unica strada di collegamento è bloccata dagli alberi sradicati dal passaggio del ciclone. Jamie LeSueur, a capo della squadra, riferisce: «Le linee di comunicazione sono state completamente interrotte e le strade distrutte. Alcune delle comunità colpite non sono raggiungibili». L’impatto visivo è «orribile e imponente». Per ora si parla di 13 morti e più di 400 feriti, bilancio non definitivo reso difficoltoso anche dal livello dei due fiumi che attraversano la città.
We made it to #Beira. Coming in by helicopter we saw significant damage, barely any houses seemed intact, power lines and trees are down, many parts are flooding. What we hear that the situation outside the city is even worse #cycloneIdai @ifrc @IFRCAfrica @CruzVermelhaMOZ pic.twitter.com/dVGsHhyviv
— Caroline Haga (@hagacaroline) 17 marzo 2019
Zimbabwe – Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha anticipato il rientro dal suo viaggi negli Emirati Arabi Uniti per seguire da vicino le operazioni di soccorso nel suo Paese. Al momento si contano 89 vittime e oltre 100 dispersi. I distretti di Chimanimani e Chipinge nella provincia del Manicaland risultano i più colpiti, nonostante Idai sia stato declassato al livello di tempesta tropicale.
#TropicalCycloneIdai: Chipinge – Mutare road badly damaged by the cyclone. Several buses are stuck at Rutengenye area after the road gave in. pic.twitter.com/0NpHiErNU2
— ZBC News Online (@ZBCNewsonline) 17 marzo 2019
Soccorsi – Ci sono oltre 117mila sfollati in Mozambico e 80mila in Malawi, finora assistiti dalla Croce Rossa Internazionale (Ifrc) e dal Programma alimentare mondiale (Wfp). Il Sud Africa ha inviato in Mozambico la Forza di difesa nazionale del Sud Africa per prestare soccorso e ripristinare la rete elettrica della sudafricana Eskom: il ciclone ha danneggiato il collegamento con il Mozambico riducendo la fornitura di 900 megawatt. La Croce Rossa Internazionale ha destinato 340mila franchi svizzeri per iniziare ad assistere circa 7mila persone, mentre il Programma alimentare mondiale ha consegnato 20 tonnellate di aiuti alimentari (biscotti ad alto valore energetico). Anche l’India partecipa ai soccorsi, con tre navi di aiuti umanitari inviate al porto di Beira.