Skateboard e monopattini entrano nel codice della strada, anche se non è ancora chiaro dove potranno circolare. È solo una delle modifiche che verranno discusse nei prossimi giorni in commissione Trasporti della Camera. Dalle biciclette contromano al divieto di fumo, dal limite dei 150 km/h in autostrada ai parcheggi per le mamme, si prospetta una “mini-rivoluzione” delle regole di circolazione dei veicoli, voluta dal governo giallo-verde che sta provando ad imitare alcuni esempi europei, come l’Olanda.

Rivoluzione a pedali – Molte possibile novità allo studio riguardano le biciclette, al centro della strategia ecologista del Movimento 5 stelle. Per incentivarne il più possibile l’utilizzo in città, l’idea è quella di consentire ai ciclisti di andare anche contromano ma solo nelle zone a traffico limitato dove le auto sono costrette a velocità inferiori ai 30 km/h. Sarà compito dei sindaci stabilire in quali vie è possibile applicare questa regola, che dovrà essere segnalata con un cartello apposito. Per evitare che chi usa le bici debba respirare lo smog delle auto ai semafori, arriva anche un altro cambiamento: la «casa avanzata», cioè una linea di arresto che si trovi almeno tre metri avanti rispetto a quella dei mezzi a motore. Ovviamente per i ciclisti ci saranno anche dei doveri, come quello di mettere il casco, il cui acquisto però verrà agevolato con incentivi.

Più veloci, ma senza smartphone – Nelle autostrade a tre corsie più quella d’emergenza, se il traffico e le condizioni atmosferiche lo permettono, potrebbe essere permesso raggiungere la velocità di 150 km/h. Per gli automobilisti però, insieme a questa facilitazione, dovrebbero arrivare anche due limitazioni importanti: il divieto di fumare e quello di utilizzare apparecchiature elettroniche come tablet, smartphone, computer portatili e notebook. Questo punto rappresenta un’integrazione all’articolo 173 del codice, che finora è esteso soltanto agli “apparecchi radiotelefonici”.

Parcheggi rosa – Nella riforma del codice potrebbe essere inserito un «contrassegno famiglia» rilasciato dal Comune che verrà dato alle donne incinte e ai genitori di bambini fino al terzo anno d’età. Esibendolo sull’auto, si avrà diritto a parcheggiare in spazi riservati. I “parcheggi rosa” esistono dal 2005, ma rimangono di fatto forme di cortesia e non hanno quel valore legale che otterrebbero se inseriti nel codice.

Basta cavalli e carrozze – All’esame della Commissione c’è anche una proposta di legge a firma Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia, che intende vietare l’utilizzo degli animali nel trasporto pubblico. L’onorevole animalista vuole alleviare le sofferenze dei cavalli a Roma, e per farlo cerca di sensibilizzare i colleghi sul fatto che la salute degli animali «è ormai riconosciuta come bene primario da tutelare».