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Una delle foto scattate all’interno dal perito Franco Porcellacchia

È stata raddrizzata ormai da mesi, ma poco conta: la Costa Concordia pare destinata a far parlare di sé ancora a lungo. Almeno in tribunale. La Procura di Grosseto ha avviato infatti delle nuove indagini, stavolta su dirigenti di Costa Crociere. Il sospetto è che siano stati violati i sigilli del relitto, a bordo del quale presto tornerà  anche Francesco Schettino. Il comandante ha chiesto e ottenuto, durante l’ultima udienza del processo a suo carico in corso a Grosseto, di poter partecipare alle verifiche disposte dal giudice sulla nave. Non era più tornato a bordo dalla notte del 13 febbraio 2012, quella del naufragio costato la vita a 32 persone. I difensori di Schettino hanno ritenuto “diritto dell’imputato” quello di poter tornare sulla Concordia, e il giudice ha accordato il permesso per giovedì 27 febbraio.

Ed è proprio lì, nella plancia di comando, che secondo gli investigatori sarebbero stati violati i sigilli disposti dall’autorità giudiziaria. La Concordia è infatti ancora sotto sequestro, a disposizione degli inquirenti  per ricostruire i passaggi dell’incidente. È stato in occasione dell’ultimo sopralluogo, il 23 gennaio, che gli agenti si sono resi conto che qualcosa era stato modificato e che i sigilli non erano rimasti intatti. Forse sono stati manomessi:  sembra infatti  che qualcuno sia entrato nella sala del generatore di emergenza.

Ipotesi, ma di sicuro c’è che la procura di Grosseto contesta il reato di frode processuale a due funzionari di Costa Crociere. Si tratta dell’ingegner Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione e custode della nave, e del comandante Camillo Casella, il perito di Costa. Al vaglio ci sarebbe anche una terza persona, anch’essa dipendente dall’azienda proprietaria dell’imbarcazione. All’interno della nuova indagine sono state disposte delle perquisizioni a Genova, dove ha sede Costa Crociere, e in altre città, mentre per gli indagati potrebbe essere disposto anche il divieto di dimora all’Isola del Giglio. Ulteriori novità arriveranno poi alla prossima perizia, quando anche Schettino tornerà sulla nave.

Eva Alberti