Sono in corso accertamenti su un italiano in quarantena all’interno del centro olimpico nella città militare di Cecchignola, a Roma, per verificare la sua positività al coronavirus. La persona in questione è stata trasferita e posta in isolamento nel reparto malattie infettive dell’Ospedale Spallanzani della capitale. Il soggetto è tra i 56 connazionali rientrati dalla città di Wuhan, focolaio dell’epidemia, lunedì 3 febbraio. La Farnesina ha invece smentito che possano esserci degli italiani contagiati tra i 35 a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera del gruppo Carnival in quarantena in Giappone davanti alla città di Yokohama. Mentre domani, 7 febbraio, è previsto il rientro degli ultimi 87 studenti impegnati in un programma di scambio interculturale dalla Cina.

Corsa alla cura – Crescono gli sforzi per trovare una cura al morbo che sta mettendo in ginocchio il gigante asiatico. I morti causati dal virus sono saliti a 565, di cui 563 solo in Cina, con un totale di oltre 28 mila persone contagiate nel mondo, mentre i guariti finora sono 1147. Stando alle autorità sanitarie cinesi, sarebbero due i farmaci già esistenti e in commercio in Asia in grado di inibire il virus, mentre una equipe di scienziati inglesi sarebbe vicina a poter effettuare test sugli animali per un possibile vaccino.

La risposta dei mercati –  Le Borse hanno risposto positivamente all’intensificarsi della ricerca scientifica per trovare una medicina che possa contrastare la malattia, e nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità raccomandi cautela, gli investitori hanno potuto riprendere fiato, distogliere l’attenzione dalla paventata catastrofe e permettere una ripresa dei listini azionari. Già da oggi, giovedì 6 febbraio, un primo lotto del farmaco antivirale Remdesivir dovrebbe essere somministrato a pazienti affetti da polmonite con infezione. L’effetto positivo sull’economia è però dovuto in parte anche all’annuncio di Pechino sui futuri tagli ai dazi sulle importazioni per 75 miliardi di dollari dagli Stati Uniti.

Cina isolata – Pechino ha presentato una protesta formale contro quei paesi che hanno sospeso i collegamenti con la Cina. La portavoce del ministero degli Esteri ha dichiarato che queste misure hanno  “gravemente bloccato gli scambi e la cooperazione internazionale”. La protesta però non ha impedito alla Francia di annunciare una proroga della sospensione dei voli di Air France- KLM  fino al 15 marzo, mentre anche sul continente asiatico si diffonde la paura del contagio dopo i casi in Tailandia e a Hong Kong. Proprio nell’Università di Hong Kong, i ricercatori hanno sviluppato un sistema che permette di diagnosticare il contagio in soli 40 minuti, mentre di norma il processo richiedeva dall’una alle tre ore per poter ottenere un risultato dei test.

Nuovo nome per il virus – L’International Committee on Taxonomy of Viruses ha rilasciato una dichiarazione alla BBC per comunicare che presto l’epidemia partita dalla città cinese di Wuhan avrà un nuovo nome. L’ Oms lo ha provvisoriamente denominato 2019-nCov. Come riporta Repubblica, secondo la Commissione internazionale, il nuovo nome del virus dovrà evitare riferimenti a etnie e paesi senza creare barriere ingiustificate ai viaggi e al commercio. Inoltre sarà necessario che la denominazione impedisca che si arrivi a una mattanza ingiustificata di animali sospettati di essere i portatori della malattia.