Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato, nella serata del 4 marzo, un nuovo decreto contenente le misure da adottare per contenere e contrastare la diffusione del coronavirus in tutto il territorio italiano. Le scuole e le università saranno chiuse in tutto il Paese fino al 15 marzo, mentre saranno sospese fino al 3 aprile tutte le manifestazioni e gli eventi che non consentono di rispettare la distanza di sicurezza minima tra le persone, stabilita nel decreto in «almeno un metro». Per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che con le parti sociali ha incontrato il governo a palazzo Chigi, occorre «un grande piano di reazione del Paese». L’ultimo aggiornamento della Protezione civile sul nuovo coronavirus (Covid-19), rilasciato alle 18 del 4 marzo, riporta 2.706 persone risultate positive, 107 decedute e 276 guarite. Complessivamente sono finora 3.089 i contagiati in Italia, comprese le vittime e le persone guarite: 1346 sono ricoverati con sintomi, 295 si trovano in terapia intensiva, 1065 in isolamento domiciliare

Il testo dell’articolo 1 del Dpcm, contenente le disposizioni aggiornate

Il nuovo decreto – Le misure di contrasto e contenimento al nuovo coronavirus sono contenute all’articolo 1 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Tra i vari provvedimenti, che riguardano anche le manifestazioni sportive e l’invito a evitare abbracci e strette di mano, Le lezioni nelle scuole e nelle università sono sospese dal 5 al 15 marzo, prevedendo «la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza». Gli edifici scolastici sono comunque accessibili al personale docente e amministrativo. Dalla sospensione sono esclusi «i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie», inclusi quelli per la formazione specialistica dei medici e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Restano sospesi «i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche» organizzate dalle scuole. Il decreto sospende anche, fino al 3 aprile, tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici che non consentono «il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Cinema, teatri e musei possono restare aperti solo se in grado di far rispettare tale distanza.

La proposta di Confindustria – Per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia è «il momento per l’economia italiana ed europea di un whatever it takes della politica economica», e da parte del governo serve un «chiaro indirizzo nell’allocazione delle risorse e degli effetti da realizzare». All’annuncio dei quattro miliardi di misure di sostegno all’economia previste dall’esecutivo, viale dell’Astronomia reagisce considerandole un «primo passo, ma è evidente che occorre una operazione massiva, un effetto rilevante sull’economia reale». Boccia aggiunge che serve «chiedere più flessibilità per fare cose importanti in termini di investimenti, aprire un fronte europeo, usare tutte le risorse disponibili». Il piano presentato dagli industriali, definitivo «massivo e straordinario» dallo stesso Boccia, prevede il rilancio degli investimenti pubblici e delle infrastrutture con un piano straordinario triennale, oltre a un piano di livello europeo «da finanziare con Eurobond a partire da 3mila miliardi. L’organizzazione propone anche un «programma di semplificazione del fisco, incentivi all’occupazione giovanile e misure specifiche per il Mezzogiorno».