Non solo smartworking. Con la “chiusura” dell’intera Lombardia e di altre 14 province e l’imposizione di misure ancora più rigide per contenere la diffusione del coronavirus, il nuovo decreto dell’8 marzo rende ancora più urgente per le imprese, soprattutto al Nord, individuare modalità di lavoro alternative e forme di welfare per i dipendenti. Tra chi è più in difficoltà ci sono i genitori-lavoratori: le limitazioni ferree agli spostamenti, anche all’interno delle nuove “zone arancioni”, unite alla sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado rende complicato conciliare impegni professionali e gestione dei figli. Fatiche a cui si aggiunge il problema in alcuni casi di non poter far affidamento sui nonni: le persone over 65 sono infatti le più vulnerabili al virus, in particolare se affette da altre patologie.

Le banche scelgono lo smart working – Con il welfare familiare che viene a mancare molte compagnie, soprattutto nel settore terziario, hanno dunque già iniziato nei giorni scorsi a mettere in campo forme di assistenza che si affiancano alla possibilità di lavorare a distanza e in modo flessibile. A cominciare dalle grandi banche. UniCredit ha incentivato il flexible working: se il lavoro a distanza non è possibile per il dipendente, dalla banca vengono riconosciuti permessi retribuiti per aiutare a fronteggiare situazioni eccezionali come appunto la gestione dei figli minorenni rimasti a casa da scuola. Il gruppo guidato da Jean Pierre Mustier ha dato disponibilità ad estendere il flexible working anche per più giorni la settimana in tutte le aree. In Intesa SanPaolo lo smartworking è già utilizzato da 19mila dipendenti in Italia e 3500 all’estero. La compagnia torinese ha fornito anche dotazioni aggiuntive di Pc. Oltre ad agevolare lo smart working, Banco Bpm garantisce ai propri dipendenti flessibilità degli orari in entrata e in uscita e permessi retribuiti.

L’aiuto di Allianz – Nel settore assicurazioni, Allianz ha adottato un’articolata serie di misure messa a punto dall’unità di crisi dell’impresa. La compagnia ha dato la possibilità ai lavoratori con figli piccoli di restare a casa dal 25 al 28 febbraio, senza sfruttare ferie e permessi personali, dopo l’improvvisa sospensione delle lezioni nelle scuole. Concesso ai dipendenti, in caso di urgenza, l’uso di ferie, permessi da subito autorizzati e possibilità di entrare in azienda fino alle ore 10.30 e di uscire dalle 16.30, senza uso di permessi personali. Infine, Allianz ha garantito due giorni di permesso speciale aggiuntivi per restare a casa con i bambini.

Il sostegno ai genitori di Accenture e Bcg – Nel ramo della consulenza, anche Accenture, 16mila addetti in Italia, si è mobilitata. Le attività lavorative continuano nel rispetto delle indicazioni delle autorità e gli uffici sono regolarmente aperti. L’azienda, che per prima ha introdotto in Italia il lavoro agile nel 2009, sta attuando il più possibile modalità di lavoro flessibile per rispondere alle esigenze di bilanciamento vita-lavoro delle proprie risorse, anche alla luce della chiusura delle scuole. Bcg offre ai dipendenti servizi di assistenza e cura ai bambini sotto i 14 anni attraverso la propria piattaforma welfare aziendale. Tutti i suoi dipendenti continuano a lavorare a distanza,

I flexible benefit di Eni – Anche al di fuori del settore dei servizi ci si muove per continuare l’attività nell’emergenza sanitaria. Eni dà la possibilità di convertire parte del premio di partecipazione in flexible benefit, come servizi di assistenza ai familiari e supporto nella cura e nelle attività scolastico-ricreative dei figli. L’azienda, che ha potenziato lo smartworking, fa sapere che da tempo ha attivato una serie di iniziative per venire incontro alle esigenze familiari del personale come i servizi convenzionati di baby sitter, badanti, aiuto compiti scolastici e spesa a casa. Forme di assistenza per le quali è possibile richiedere un rimborso con il sistema di welfare aziendale. Più complicato lo smartworking nel settore industriale. Il gruppo Leonardo, ad esempio, ha vietato le trasferte nazionali e internazionali e agevolato il lavoro da casa.