Ancora restrizioni sugli spostamenti nel quadro dell’emergenza Coronavirus. Un’ordinanza firmata dai ministri della Salute e dell’Interno vieta gli spostamenti da un Comune all’altro, tranne in casi di assoluta urgenza, esigenze di lavoro o salute. Eliminata quindi la possibilità di viaggiare per situazioni di necessità o per tornare al proprio domicilio, abitazione o residenza, come previsto dal decreto del 9 marzo. Alla Stazione Centrale di Milano respinte più di 100 persone che tentavano di andare verso Sud.
Nuove limitazioni – I ministri Roberto Speranza e Luciana Lamorgese hanno deciso di limitare ulteriormente gli spostamenti, sia con mezzi pubblici che privati. Il provvedimento è stato deciso alla luce della preoccupazione dei governatori delle regioni del Sud su un nuovo esodo dal Nord, simile a quello che c’è stato nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo quando la Lombardia e 14 province sono state dichiarate “zone rosse”. Il timore era che l’annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla chiusura di un maggior numero di aziende e quello della Lombardia di bloccare fino al 15 aprile le attività degli uffici pubblici non essenziali, degli studi professionali e dei cantieri potesse generare un nuovo spostamento di massa. La nuova ordinanza dei ministeri della salute e dell’interno sarà in vigore fino al 3 aprile e ai trasgressori sarà applicata il reato configurato dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità). Previsto l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda di 206 euro.
Respinte oltre 100 persone in stazione a Milano – Dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza, sono state presidiate le stazioni e sono aumentati i controlli presso le strade e le autostrade. Domenica alla Stazione Centrale di Milano 120 persone dirette verso Napoli e Salerno sono state respinte. Solo 50 sono state autorizzate a partire. I passeggeri sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell’autocertificazione, dei documenti e anche della temperatura corporea. Alcuni hanno dovuto fare integrazioni dopo i suggerimenti dei poliziotti. Si sono verificate anche scene di pianto, ma tutti hanno preso le valigie e sono tornati a casa. Tranne un giovane che, dopo aver urlato ed essersi agitato, ha rotto una colonnina dell’impianto antincendio ed è stato denunciato per danneggiamento. Il 23 marzo, invece, solo a tre persone è stato impedito di salire sul Frecciarossa delle 9:55 diretto da Milano Centrale a Napoli. Poche decine i viaggiatori e nessuna contestazione.