Sono 28.337 i nuovi positivi registrati ieri, 22 novembre, a fronte di 48.000 tamponi in meno. Il rapporto sale al 15%. Nello stesso giorno, gli ospedali hanno dimesso 13.574 persone, confermando l’andamento positivo del mese di novembre. Aumentano anche i morti giornalieri: 562 nuove vittime. C’è attesa per il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri), previsto nei prossimi giorni per aggiornare quello del 3 novembre e al centro del quale ci saranno misure per l’economia e la scuola.
Fisco e dintorni – Prosegue il dibattito sulle misure economiche da adottare per fare fronte alla pandemia in vista delle feste natalizie. Oltre al cashback sulle carte di credito, si pensa, ha fatto sapere la viceministra dell’Economia Laura Castelli, di introdurre nuove misure per ridurre in via temporanea il carico fiscale. A diffrenza di quanto si sta discutendo in Francia, il goreno italiano non appare propenso a intervenire sulla vendite dei colossi online.
I dubbi – Il Comitato Tecnico Scientifico (Cts), facendo eco alle preoccupazioni espresse anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, mette in guardia sull’ipotesi di una riapertura troppo repentina durante le faestività natalizie. Senza un piano rigoroso per arginare gli assembramenti che si verificheranno per le spese, c’è il rischio concreto di una terza ondata a gennaio 2021.
Lezioni – Secondo Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, la priorità rimane la scuola. In un’intervista al Corriere della Sera, Miozzo rinnova il suo appello a una veloce riapertura degli istituti scolastici. Nell’intervista di Fiorenza Sarzanini sembra si dia per approvata la decisione di rimandare a gennaio il rientro in aula dei ragazzi. Tuttavia, secondo l’Ansa, il governo sarebbe intenzionato le scuole già in dicembre. Capofila è la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha smentito alcune dichiarazioni apparse su Repubblica del 22 novembre, secondo le quali l’esecutivo darebbe per scontato di rimandare gli alunni in classe a gennaio. Azzolina scrive sul suo profilo facebook che l’unica cosa scontata sarebbe «che siano tutti d’accordo, e che tutti collaborino, per riportare quanto prima in classe studentesse e studenti che al momento stanno facendo didattica digitale a distanza». Aspirazione condivisa dai giovani studenti di Fridays for School, che a gran voce chiedono di tornare in aula.
Settimana bianca – Il ministro della Salute Roberto Speranza riduce gli spiragli per il movimento libero a ridosso delle feste. La condizione è che tutte le regioni siano classificate come gialle. Ciò avrebbe ovvie conseguenze sul turismo invernale, dato che gli italiani si troverebbero impossibilitati, tra le altre cose, a raggiungere le mete sciistiche. Su questo tema il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio chiede “un punto di equilibrio” e propone impianti aperti e ristoranti e bar sulle piste chiusi.