Primi due decessi causati dal Coronavirus a bordo della Diamond Princess, la nave in quarantena nel porto di Yokohama, in Giappone, dal 5 febbraio scorso. Si tratta di una coppia di anziani giapponesi di 84 e 87 anni. A riferirlo è la televisione nipponica NHK. Sono slittate invece a domani 21 febbraio – secondo fonti Ansa – le operazioni di rientro dei 30 cittadini italiani risultati negativi al virus. I connazionali, insieme ad altri 27 cittadini europei, sarebbero in attesa di ulteriori test medici da parte delle autorità presenti sulla nave. Resteranno a bordo anche il Comandante Gennaro Arma e altri 4 membri dell’equipaggio, tutti italiani: «È in buona salute e sta guidando il suo team in questa situazione straordinaria», ha fatto sapere l’armatore della nave Princess Cruises tramite un comunicato stampa. La Cina corre ai ripari e annuncia un taglio del prime rate, il tasso di interesse sui prestiti alle imprese, a uno e cinque anni nel tentativo di rilanciare l’economia nazionale. Il ministro degli Esteri di Pechino Wang Yi ha dichiarato che «il Paese sta proteggendo la sua gente, ma anche il resto del mondo. I nostri sforzi stanno funzionando».
L’economia della malattia – Un ribasso di 10 punti base sul tasso annuale – si passerà dal 4,15% al 4,05% – e di 5 punti base su quello quinquennale – dal 4,80% al 4,75%. Con questi due tagli al Loan Prime Rate, il tasso principale di interesse, la Cina vuole aiutare le imprese rendendo più bassi i costi di eventuali finanziamenti. La nuova misura fa seguito al taglio dei tassi di finanziamento agli istituti finanziari e alle agevolazioni sul mercato monetario. Secondo i dati del centro di ricerca Oxford Economics, nel caso di pandemia globale (anche se l’ipotesi resta uno scenario poco probabile), le perdite nel mercato mondiale sarebbero intorno ai mille miliardi di dollari, circa l’1,3% della crescita globale. La paura del virus sul mercato mondiale ha scatenato infine una nuova corsa all’oro: il metallo prezioso viene scambiato a 1.610 dollari l’oncia nel mercato asiatico, raggiungendo il prezzo massimo negli ultimi 7 anni.
Più guariti che contagiati – La giornata di martedì 18 febbraio ha rappresentato uno spartiacque: per la prima volta, il numero delle persone guarite ha superato quello delle persone contagiate: 1.824 contro 1.749. Con il numero totale dei contagi (57.800 a martedì 18, 75.751 a giovedì 20 febbraio) che in quelle 24 ore ha segnato un recesso anziché un’espansione. Secondi i dati dell’Istituto di Ricerca John Hopkins (aggiornati in tempo reale qui), ancora 16.800 persone sarebbero ricoverate (10.500 solo nella regione di Hubei) in strutture sanitarie sovraffollate e non attrezzate a contenere la diffusione dei contagi.
Primo decesso in Corea del Sud – Da Seoul le autorità confermano il primo decesso per Coronavirus: si tratta di un uomo di 63 anni morto in ospedale. Nel Paese asiatico il numero dei contagi accertati ha superato quota 100. La Sk hynix, azienda numero due nella produzione di schede di memoria, ha disposto l’auto-quarantena per circa 800 dipendenti. Tre nuovi contagi anche in Iran, che portano a cinque il numero totale di persone infette: due sono decedute ieri a Qom, una città nel nord del Paese. Il ministro della Salute iraniano ha emanato un ordine di chiusura per le scuole e le università. I media locali riferiscono di una parziale quarantena, con la presenza sul posto di militari che stanno limitando l’accesso ad alcune aree cittadine.