«È il risultato di sacrifici e responsabilità, che ci avvicina ad un allentamento delle misure». Così Attilio Fontana commenta sui social i dati della Regione Lombardia secondo l’ultimo bollettino del 25 novembre. Sono 5.173 i casi positivi registrati, a fronte di 42.063 tamponi: il 12.2%, che conferma il trend in calo della percentuale dei contagi. Nonostante si registri un numero di morti pari a 155 e l’aumento dei ricoveri nelle terapie intensive lombarde, i dati sono buoni. Si tratta di un passo in più verso la zona arancione, come confermato anche dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, forse già tra sabato e lunedì. Tra covid hotel saturi e l’accordo della Regione con i sindacati di categoria perché i medici di base possano effettuare i tamponi rapidi, Beppe Sala manda un messaggio di speranza alla città di Milano.

Il presidente della Regione – I numeri parlano chiaro e già il 24 novembre Fontana aveva definito i dati della Lombardia «molto incoraggianti». Tanto da aggiungere: «I dati di oggi addirittura ci accrediterebbero in zona gialla». Il miglioramento non era però sufficiente secondo l’ultimo Dpcm, che prevede una conferma dei dati per due settimane prima del passaggio di una Regione da una zona all’altra. Periodo che, per la Lombardia, scade il 27 novembre. Il Pirellone potrà quindi chiedere di entrare in zona arancione già da domani, per cambiare colore sabato o al massimo lunedì, ma il governatore ha chiesto sui social di mantenere alta la guardia, «sempre!». «I numeri sono buoni e già da questo sabato potremmo diventare zona arancione – ha confermato anche Gallera a margine della conferenza stampa sul provvedimento per l’isolamento degli asintomatici Covid nelle Rsa – Purtroppo il dato dei decessi sarà l’ultimo a migliorare, ma i numeri delle terapie intensive sono buoni e per questo siamo al lavoro per il cambio di colore della nostra regione».

Covid Hotel – A preoccupare sono anche il cosiddetti covid hotel, le strutture messe a disposizione delle persone positive al Covid-19, ma che non possono isolarsi a casa. Secondo le Agenzie di Tutela della Salute (Ats) sono quasi sature quelle di Milano, nonostante i pazienti non debbano più aspettare due tamponi negativi per essere dimessi e la durata media degli isolamenti sia di 14-20 giorni. L’Ats di Milano però aggiunge: «Abbiamo già espletato dei bandi e abbiamo in graduatoria altre strutture che possono essere attivate nel breve periodo». Sono da oggi, 26 novembre, operative le strutture per bambini e disabili di via Zumbini e del Cam di via Pusiano di Milano.

Test rapidi – Il 25 novembre la Regione Lombardia ha anche approvato le linee d’indirizzo per l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di base. L’obiettivo è ridefinire il ruolo del medico di famiglia nella diagnosi del Covid-19, attraverso i test rapidi. Lo comunica l’assessore Gallera: «Si tratta di un passaggio molto importante che valorizza e responsabilizza la figura del medico di famiglia collocandolo al centro dell’azione sanitaria territoriale». Questi test potrebbero essere determinanti per la diagnosi del virus. Possono essere fatti presso qualsiasi studio medico e permetterebbero quindi di velocizzarne il processo, alleggerendo il lavoro dei laboratori della Regione. Il testo del provvedimento è stato confrontato con i principali sindacati e sono già mille i medici ad aver dato la disponibilità.

L’appello di Sala – In un video messaggio per Legacoop Lombardia, il sindaco di Milano Beppe Sala ha mandato un messaggio di speranza contro il Covid-19. «Faccio fatica a dire che la pandemia è un’opportunità di cambiamento, avendo avuto 3mila morti nella mia città, ma il cambiamento è un obbligo e adesso dobbiamo accelerare. Le città in tutto il mondo stanno pagando un prezzo elevato. Sono però convinto che la ripartenza avverrà proprio dalle città, che hanno le università, la creatività, l’imprenditoria, l’impegno dei cittadini». Aggiunge: «Le città devono essere trasformate: dal punto di vista ambientale, attraverso la rivoluzione digitale e in un’ottica di una maggiore equità sociale. Attraverso la trasformazione ambientale si può creare lavoro e impresa».