Ingresso dell'ospedale IDI a Roma (ANSA/GUARDIA DI FINANZA)

Ci sarebbero 14 milioni di euro di falsi rimborsi, usati anche per comprare case in Toscana. Ecco il “bottino” che padre Franco De Caminada, consigliere delegato dell’Idi (Istituto Dermopatico dell’Immacolata) fino al dicembre 2011, avrebbe sottratto alle casse dell’ente. Per questo ora il gip di Roma ne ha deciso l’arresto, insieme ad altre due persone.

L’inchiesta, coordinata dalla procura di Roma e condotta dal nucleo della polizia tributaria della capitale, ha portato alla luce una “sistematica spoliazione” delle casse dell’Idi. L’Istituto fa parte della Provincia della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, ente ecclesiastico nato nel 1857 e che dà lavoro ad oltre 1500 persone. Sono stati proprio alcuni dipendenti a far scattare l’allarme sui conti dell’Istituto, presentando a dicembre del 2011 un esposto per il mancato versamento degli stipendi. Quello che ne è venuto fuori è un grave dissesto dell’ente sanitario, che dal 30 marzo è in amministrazione controllata per un buco finanziario da 600 milioni di euro.

De Caminada è accusato di aver effettuato fatture false e un’appropriazione indebita per circa 14 milioni di euro. Stessa accusa per gli altri due arrestati: Domenico Temperini, all’epoca amministratore delegato delle controllate della Provincia Italiana, nonché amministratore di Idi-Farmaceutici e direttore generale pro-tempore del comparto Idi-Sanità, e Antonio Nicolella, membro del consiglio di amministrazione delle società riconducibili all’Istituto. Padre De Caminada avrebbe accumulato circa 4 milioni di euro, prelevando denaro direttamente dalle casse dell’Istituto o tramite una serie di società paravento. Ora si trova ai domiciliari.

Nell’ambito della stessa indagine, altre 10 persone sono state denunciate per i reati di riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili ed appropriazione indebita. Dov’è finito il denaro risucchiato dalle case dell’Istituto romano, mettendo così a rischio centinaia di posti di lavoro? Secondo le Fiamme Gialle, in parte avrebbe pagato l’acquisto di un immobile in Toscana, ora sotto sequestro. In corso ci sono altre 14 perquisizioni a Roma e in altre città. Intanto il segretario generale della Cisl Fp di Roma e Rieti, Roberto Chierchia, ha rivendicano la revoca per le procedure di licenziamento attivate dalla precedente gestione dell’Idi.

Anna Lesnevskaya