È arrivata la conferma della morte di Simona Carpignano, la 30enne di Taranto rimasta sepolta sotto le macerie di uno dei due palazzi crollati nella mattinata di lunedì 5 novembre a Marsiglia, in Rue d’Aubagne. «Purtroppo la notizia è vera», ha dichiarato il padre della ragazza all’Ansa nella serata di mercoledì 7 novembre.
Simona abitava nell’edificio al numero 65 solo da pochi mesi, ma già pianificava di lasciare quello stabile che le sembrava insicuro. Lo aveva ribadito anche tre giorni prima parlando con un suo condomino, Sylvain, che l’aveva invitata a cena con un amico: «Non smetteva di dire che avrebbe finito col crollare, noi cercavamo di rassicurarla, perché non ci credevamo», ha spiegato l’inquilino che viveva nel palazzo assieme al compagno Fabien, anch’egli rimasto sotto le macerie.
Nata e cresciuta a Taranto, Simona aveva ottenuto la laurea in lingue all’Università del Salento. Poi si era trasferita a Parigi per proseguire gli studi con una seconda laurea e un master. Sei mesi fa si era trasferita nel capoluogo della Provenza, dove aveva da poco concluso una specializzazione alla Facoltà di economia presso l’Università Aix-Marseille e stava cercando lavoro.
Dalla sua ex università pugliese è arrivato un messaggio per la famiglia dopo la conferma della morte: «Esprimo profondo cordoglio ai familiari e alle persone più vicine alla dottoressa Carpignano, – ha dichiarato il Rettore Vincenzo Zara – che anni fa si era laureata in Lingue nel nostro Ateneo e che, come tanti giovani di talento, aveva continuato a seguire i suoi sogni. Sogni che mai dovrebbero essere infranti».
La notizia della scomparsa di Simona era circolata già ore prima sui profili Facebook dei conoscenti. Nei vari post la 30enne è stata descritta come una persona solare, con grandi motivazioni e molto attiva nel sociale. Di fronte alle sfide che sembravano impossibili diceva: «”Ragazze, io le cose facili le lascio agli altri. Le cose impossibili sono per me”», ha scritto l’amica Vanessa. «Ha un cuore grandissimo, si è sempre data al volontariato – ha aggiunto – In ogni città in cui lei ha vissuto. È entrata nel cuore di Tutti”.
Al momento sono 6 le vittime accertate dopo i crolli in Rue d’Aubagne, quattro uomini e due donne. Il procuratore Xavier Tarabeux ha dichiarato che le cause del collasso dell’edificio «non sono ancora accertate», aggiungendo che alcuni testimoni hanno riportato che l’edificio si sarebbe mosso prima del crollo. Intanto, riporta il quotidiano La Provence, le ricerche di altre eventuali persone coinvolte nella tragedia sono state sospese fino a nuovo ordine per tutelare l’incolumità dei soccorritori impegnati sul terreno, a fronte del rischio di crolli degli edifici vicini.