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Un’auto in fiamme e un cadavere carbonizzato ad almeno 30 metri di distanza. È questa la scena a cui hanno assistito alle 6.30 di martedì 22 novembre i Vigili del Fuoco di Cuneo, chiamati a intervenire nel piazzale del cimitero di Ceva. Il corpo appartiene a Simone Bonino, un operaio di 44 anni che viveva a Priero, comune distante circa 7 chilometri dal luogo del rogo, dove si era recato a bordo di una Hyundai. L’uomo era il figlio di un ex comandante della Polizia Municipale.

Dopo aver sedato l’incendio, i Vigili del Fuoco hanno inviato una squadra sul posto per verificare se ci fossero delle sostanze acceleranti. Anche la Mobile della Polizia di Cuneo ha raggiunto il luogo dell’accaduto per effettuare rilievi tecnici. Secondo le forze dell’ordine è imprudente avanzare delle ipotesi. Se per la Questura è improbabile che la causa possa essere scoperta in breve tempo, per i Pompieri non solo è un azzardo pensare al suicidio, ma non va nemmeno escluso che l’accaduto rimanga per sempre senza una spiegazione.