Roma, prime ore del pomeriggio di mercoledì 14 dicembre. A pochi passi da Montecitorio va in atto un processo del popolo. L’imputato è Osvaldo Napoli, ex senatore azzurro e già candidato sindaco a Torino per Forza Italia. Gli accusatori – gli autoproclamati emissari del popolo – sono alcuni membri del movimento “9 Dicembre Forconi”. L’accusa: tradimento politico. Uno degli assalitori fa sul serio: blocca l’ex-senatore e ne annuncia il mandato di arresto. «Siamo un gruppo di cittadini, abbiamo bisogno di notificarle un atto. In base all’articolo 287 del codice penale, che punisce chiunque usurpa il potere politico…». Napoli interviene, incredulo: «Io sono immune, eh! Non ho fatto niente, sono pulito!..». Ma non basta. Gli emissari del popolo sono serissimi. Finiscono di leggere la sentenza di accusa appuntata su un foglio di carta e bloccano il senatore: «Lei non si può muovere!».

Dopo attimi di tensione, l’intervento dei carabinieri risolve la situazione. Il gioco delle parti si inverte e gli accusatori si ritrovano accusati. Sono fermati dalle forze dell’ordine e la situazione rientra. Incassata la solidarietà di tutte le parti politiche, Napoli consegna a un tweet la sua spiegazione dell’aggressione subita: «Politica gira a vuoto e gli insulti prendono il posto delle proposte». Un episodio che molti non esitano a definire squadrista.

Ma chi sono e cosa vogliono gli esponenti del movimento «9 Dicembre Forconi»? Portati alla ribalta dalle cronache nazionali nel 2013, i Forconi erano già stati gli autori della paralisi di Sicilia e Sardegna alla fine del 2011. Megafoni di un disagio sociale che serpeggia nel paese da quando è scoppiata la crisi, i Forconi sono stati spesso associati ad altri fenomeni populisti e para-populisti. Lo stesso Grillo ha più volte espresso la sua solidarietà nei loro confronti.

L’aggressione di mercoledì 14 dicembre si è abbattuta su Napoli non per qualche motivo specifico, ma perché Napoli è un politico. E l’odio viscerale dei Forconi è rivolto – indistintamente – contro tutti i politici. Come ha dichiarato lo stesso Napoli, quando gli aggressori «han capito che ero un politico, hanno cominciato a gridare: arrestiamo tutti i politici! Arrestiamo tutti i politici!».

Dopo il fermo degli aggressori, che inizialmente erano stati scambiati per membri della troupe di Striscia la Notizia, il movimento 9 Dicembre Forconi ha rivendicato la bontà del proprio operato e ha affidato a un post di Facebook le ragioni della propria azione. Una accusa durissima contro la classe politica, i giornalisti radical-chic asserviti, la finanza corrotta e tutti i poteri che hanno tradito il popolo italiano, affamandolo e mandandolo in rovina.

+++LA DEMOCRAZIA VA DIFESA OGNI GIORNO+++
OSARE PER I NOSTRI DIRITTI E’ UN DOVERE CIVICO

Nelle ultime ore Osvaldo Napoli ha annunciato di voler procedere con una denuncia contro i suoi aggressori: «Quanto accaduto ieri è estremamente grave, anche da un punto di vista fisico. Deciderà la magistratura, dopo la denuncia, se ci sono gli estremi, ed io ritengo di sì, del reato di sequestro di persona». I denunciati, accusati di violenza privata aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, sono un 54enne della provincia di Como, di un 49enne di Milano e di un 23enne di Palermo, già aderenti al movimento “9 dicembre Forconi”