A destra, Cinzia Dal Pino. A sinistra, un fotogramma del video dell’omicidio (Fonte: ANSA)

Due giorni in carcere, poi il ritorno a casa. Il gip ha convalidato gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per l’imprenditrice balnerare Cinzia Dal Pino, che nella notte di martedì 10 settembre ha investito e ucciso il 47enne marocchino Said Malkoun a Viareggio. «Potrebbe rifarlo», ha scritto il gip nel provvedimento per motivare la decisione. Una misura cautelare più leggera rispetto al carcere richiesto dalla pm Sara Polino.
Sull’imprenditrice adesso pende un’accusa di omicidio volontario. «Non lo volevo uccidere», ha detto Dal Pino durante l’udienza di convalida del fermo. L’avvocato difensore Enrico Marzaduri punta all’omicidio preterintenzionale.

La difesa di Dal Pino – «Quell’uomo mi ha minacciata con un coltello», era stata la prima difesa della donna al commissariato di Viareggio. Poi, davanti al gip ha aggiunto: «Volevo solo recuperare la mia borsa che conteneva le chiavi di casa e i documenti, avevo paura che quell’uomo potesse arrivare alla mia abitazione».
La donna ha anche aggiunto di non avere avvisato la polizia perché il cellulare si trovava proprio nella borsa che Malkoun aveva rubato. Tuttavia, dopo aver recuperato la borsetta, Dal Pino non ha contattato le autorità, anzi, è tornata indietro in un locale per restituire ai proprietari un ombrello che le avevano prestato proprio per raggiungere il SUV con cui ha poi investito l’uomo.

Il fatto – Le immagini dell’omicidio sono state registrate da una telecamera di sicurezza che si trova in via Coppino, dove Dal Pino ha investito l’uomo. Nel video si vede prima Malkoun mentre si allontana con tutta calma, dopo aver messo a segno il colpo. Poi, dopo pochi secondi, nell’inquadratura spunta il SUV bianco guidato da Dal Pino. Prima ha scaraventato Malkoun contro la vetrina di un negozio. Poi, per tre volte di seguito, la donna alla guida dell’auto ha fatto retromarcia e investito di nuovo il marocchino senza fissa dimora. L’ultima volta è salita anche con le ruote sopra il corpo dell’uomo. Alla fine si vede Dal Pino scendere dall’auto, recuperare la borsetta e allontanarsi dalla scena del delitto. Quello che non si vede nelle riprese è il ritorno della donna al locale dove era stata fino a poco prima della rapina, dove è cominciata tutta la vicenda.