Il machete in mano ad uno dei ragazzi coinvolti nella rissa a Desio. Credits: Ansa

Una rissa fra due gruppi di giovani a Desio. con tanto di mazze da baseball, bastoni, bottiglie di vetro, pietre e perfino un machete. Tuttavia ieri, 3 marzo 2021, i carabinieri sono intervenuti per bloccare i ragazzi, alcuni dei quali minorenni. Militari in azione anche a Solaro, in provincia di Milano, per sgominare un’altra baby gang. A pochi giorni dalla rissa scoppiata alla Darsena dopo il “rave party” abusivo, ancora due nuovi casi di violenza giovanile, un fenomeno che continua a preoccupare le forze dell’ordine.

Un machete a Desio – Sono venti i giovani coinvolti nella rissa scoppiata a Desio e fermata dai carabinieri nel tardo pomeriggio di mercoledì. I militari hanno sequestrato il machete e la mazza da baseball con cui i ragazzi erano pronti a colpirsi. La ragione che ha scatenato il litigio sarebbe una ragazza contesa tra due membri degli schieramenti. I 20enni, entrambi di origine straniera, si sono minacciati su Instagram e si sono dati appuntamento con le rispettive bande a Desio per la resa dei conti. Uno dei due gruppi è arrivato in Brianza da Cinisello Balsamo ed era pronto a far “pagare lo sgarro” ai rivali. I carabinieri sono intervenuti dopo le telefonate dei presenti e hanno potuto mettere fine alla contesa prima che degenerasse. Sei i giovani identificati e denunciati dalle forze dell’ordine per “rissa aggravata” e “porto abusivo di oggetti atti ad offendere”. Tra di loro ci sono anche tre minorenni. I giovani arrivati dal Milanese sono stati tutti sanzionati anche per il mancato rispetto delle norme anti-Covid. Il bilancio dello scontro parla di un ragazzo colpito alla testa e finito in ospedale in codice giallo.

Una baby gang a Solaro – A Solaro, nel Milanese, i carabinieri hanno smantellato una banda di minorenni ritenuta responsabile di rapine armate ai coetanei in stazione e sui treni tra il 2019 e il 2020. I cinque ragazzi del gruppo sono stati prelevati e portati in comunità dai militari. Sono accusati di rapina pluriaggravata con armi, lesioni personali aggravate e ricettazione.

Un fenomeno in crescita – «La devianza giovanile in una situazione di pandemia come questa può diventare un problema». È di pochi giorni fa la dichiarazione del dirigente della squadra mobile di Milano Marco Calì, che ha commentato l’aumento dei casi di violenza giovanile durante il periodo di chiusure e divieti. Sabato scorso, 27 febbraio 2021, è scattata una rissa in Darsena a Milano. Dopo un pomeriggio di divertimento irresponsabile a un “rave party” che ha coinvolto centinaia di ragazzi, alcuni giovani hanno cominciato a lanciare bottiglie e a picchiarsi. Anche in questo caso sono dovuti intervenire i carabinieri per sedare il pestaggio. «Avevamo intuito che poteva esserci un’esplosione di energie represse in varie direzioni, che avrebbe congelato qualsiasi regola, dal fare il biglietto del metrò a quelle connesse ai gruppi di ragazzini, molti incensurati e minorenni, che spesso si muovono in branco», ha spiegato Calì. Preoccupato anche il procuratore dei minori di Milano Ciro Cascone: «Dobbiamo agire sulla prevenzione. La gran parte dei giovani ha rispettato le regole in modo esemplare. Ma questa situazione è come il virus, si nutre dell’emulazione. Per questo non possiamo mollare un millimetro con i controlli».