I diritti delle donne sono in pericolo. È l’allarme lanciato dalla lettera firmata da più di 30 donne capi di Stato e ministri, presenti e passati, contro l’ascesa della figura dell’uomo forte alla guida degli Stati. «In alcuni Paesi è come se il potere costituito si sentisse minacciato dall’aumento dei diritti delle donne e il maggiore rispetto verso la figura femminile danneggiasse gli uomini in qualche modo», ha commentato Susana Malcorra, ex ministro degli Esteri dell’Argentina.

La Lettera – «Completa parità di genere e di opportunità per le donne in tutti gli ambiti». Questo chiede il messaggio, lanciando anche il motto di una campagna di sensibilizzazione che da questa lettera prende il via: Women leaders – voices for cange and inclusion. Guidata da donne che hanno avuto importanti incarichi di governo e manageriali, l’iniziativa è rivolta prima di tutto alle istituzioni internazionali ma soprattutto a quelle donne che vedono i loro diritti e i loro traguardi minacciati dal machismo politico. Questa iniziativa parte da un’analisi della situazione mondiale per individuare i teatri più rischiosi per misure proposte, comportamento dei leader e considerazione della figura femminile. Il Brasile, le Filippine e gli Stati Uniti sono alcuni degli Stati considerati più a rischio a causa degli Strongmen che li guidano.

Il Problema – «Prima di tutto è un effetto collaterale del populismo», si legge nella lettera che spiega come a preoccupare davvero siano le spinte a tornare indietro. Ci sono forze, soprattutto nell’Est europeo e nel Sudest asiatico, che vorrebbero rivedere o erodere quei diritti che sono stati consolidati da trattati internazionali, come quello di Beijing, quasi 30 anni fa. Gli Stati Uniti sono in bilico sull’aborto e in Europa l’emergere di movimenti legati alla “famiglia tradizionale” viene visto come una grave minaccia alla libertà e all’indipendenza delle donne. «La nostra più grande debolezza è dare per scontato quello che abbiamo conquistato, i nostri diritti sono al sicuro solo se siamo sempre pronte a combattere per essi», ha detto Malcorra in un’intervista al Guardian.

La via da seguire – «Per avere successo dobbiamo contare su tutte le donne leader in politica e le attiviste per i nostri diritti – conclude la lettera – insieme a tutti coloro che riusciranno a mobilitare per riconoscere il pericolo della situazione presente, ma anche le opportunità che offre questo momento e agire di conseguenza».