Domenica mattina si è schiantato un boeing 737 della Ethiopian Airlines partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi in Kenya. Secondo quanto riferito dalla compagnia di bandiera etiope, il volo aveva a bordo 149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio. Non ci sono superstiti.
Il governo del Kenya ha comunicato che ci sono anche 8 italiani tra le vittime: tra loro l’assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Sebastiano Tusa, tre vololntari di una onlus di Bergamo, due medici toscani e tre funzionarie italiane all’Onu.

Le vittime – Tusa e il suo team erano diretti a Malindi per una conferenza sull’archeologia promossa dall’Unesco con studiosi provenienti da tutto il mondo.  Erano stati chiamati per le loro competenze in archeologia marina: l’oceano Indiano di fronte alle coste del Kenya promette ritrovamenti significativi, almeno a quanto risulta dai rilevamenti effettuati in collaborazione con l’Italia. Vittorio Sgarbi, di cui Tusa aveva ereditato la carica quando il critico è arrivato alla Camera, lo ricorda così: «Resta il suo pensiero, l’intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza, e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza». Tra le vittime italiane anche una coppia di medici in pensione molto impegnati sul fronte degli aiuti umanitari all’Africa e Paolo Dieci, presidente di Cisp e partner di Unicef in Kenya. Sono stati identificati anche i tre volontari di Africa Tremila, la Onlus di Bergamo che ora ha perso il suo presidente Carlo Spini e la moglie Gabriella. Hanno perso la vita anche tre funzionarie all’Onu: Virginia Chimenti, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti.

Il volo – Il volo ET302 era un collegamento di routine che tra la capitale etiope e il Kenya. Lo schianto è avvenuto   vicino a Bishofu, nella regione del Debre Zeit, 62 chilometri a sud di Addis Abeba. Sei minuti dopo il decollo (alle 6:44 italiane) la torre di controllo ha perso i contatti con il volo. Il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha confermato la notizia tramite il suo profilo twitter offrendo le sue condoglianze a tutte le famiglie che hanno perso un loro caro a bordo del volo precipitato. L’ufficio del primo ministro ha anche comunicato che sono state inviate squadre di soccorso sul posto ed è stata aperta un’inchiesta. La compagnia aerea ha affermato in un comunicato che «al momento le operazioni di ricerca e di soccorso sono nel vivo e non abbiamo informazioni sulle possibili cause dell’incidente». E’ stata poi attivata una linea telefonica dedicata a parenti e amici che avessero bisogno di informazioni sui loro cari a bordo dell’aereo. Secondo l’emittente etiopica di stato Ebc, le vittime sono di 33 nazionalità differenti.

La compagnia – La Ethiopian Airlines è conosciuta per essere una delle più sicure ed affidabili compagnie aeree del continente africano. La tratta che il 737 stava percorrendo è una delle più trafficate nonché un collegamento storico tra le due nazioni: proprio da Addis Abeba a Nairobi ha volato il primo aereo a reazione della compagnia nel 1963. L’ultimo incidente che ha coinvolto la compagnia risale al 2010 quando il volo che collegava Beirut e Addis Abeba è scomparso dai radar ed è precipitato nel Mar Mediterraneo uccidendo le 90 persone a bordo tra cui la moglie dell’allora ambasciatore francese in Libano.
L’aereo era lo stesso modello (737 MAX 8) precipitato in Indonesia in ottobre con la morte di tutte le 189 persone a bordo. L’autorità internazionale per il trasporto aereo sta indagando un possibile collegamento tra i due incidenti e l’ultimo aggiornamento ai controlli automatici del velivolo che avrebbero provocato lo schianto. Il sito “Flightradar24” riporta che il velivolo aveva “una velocità verticale instabile” ovvero la velocità a cui l’aereo prende quota. Le dinamiche tra i due incidenti si fanno quindi sempre più simili. Anche l’amministratore delegato della compagnia Tewolde Gebremariam si è recato sul luogo dello schianto e ha espresso le sue più sentite condoglianze alle vittime.

Il profilo facebook di Ethhiopian Airlines Italia ha poi pubblicato i numeri di telefono dedicati a questa emergenza

Numeri di Emergenza in Aeroporto
011 5 17 87 33
0115 17 47 35

Numeri per tutte le informazioni necessari
011 5 17 89 45
011 5 17 89 87
011 5 17 82 31
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