FILE- In this file photo dated Wednesday, March 11, 2015, health workers walk inside a new graveyard for Ebola victims, on the outskirts of Monrovia, Liberia. Despite the drop in reported Ebola cases, Dr. Bruce Aylward, leading WHOs Ebola response, declared Friday April 10, 2015, that its too early for World Health Organization to downgrade the global emergency status of the biggest-ever Ebola outbreak in Africa. (ANSA/AP Photo/Abbas Dulleh, FILE)Ore di ansia per il secondo italiano contagiato dal virus dell’Ebola. Dall’Istituto “Lazzaro Spallanzani” di Roma fanno sapere che il quadro clinico dell’infermiere sardo, ricoverato domenica 10 maggio, sono leggermente peggiorate. Nella notte sono purtroppo comparsi problemi gastrointestinali. Il paziente continua ad avere la febbre, che, però, non limita – chiariscono dall’ospedale della capitale – la sua lucidità e la capacità di essere collaborativo. L’uomo, 37 anni, è alimentato per via venosa. A lui è stato somministrato il secondo farmaco sperimentale autorizzato due giorni fa dall’Agenzia italiana del farmaco e arrivato il 13 maggio dall’estero.

L’infermiere sardo ha contratto la malattia in Sierra Leone, dove lavorava per Emergency dal 15 febbraio. È il secondo italiano ad essere stato contagiato dal virus, dopo il medico siciliano Fabrizio Pulvirenti.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenuta la mattina del 14 maggio nella trasmissione Unomattina, ha rassicurato riguardo ai rischi: «Sono state seguite tutte le procedure, a cominciare dall’autoisolamento dell’operatore che è comunque arrivato in Sardegna prima che si manifestassero i sintomi».

Lara Martino