Panfilo Colonico, chef abruzzese, è stato rapito nel suo ristorante a Guayaquil, Ecuador, venerdì pomeriggio, da un gruppo di quattro uomini travestiti da poliziotti. Da allora, del cuoco 49enne non si hanno più notizie. La vera polizia ecuadoriana sta indagando con il supporto dell’Ambasciata italiana a Quito. L’ipotesi più accreditata è quella del rapimento, anche se al momento non è stato chiesto nessun riscatto.

L’agguato – La dinamica del rapimento è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza del locale di Panfilo Colonico. Alle 16:30 di venerdì 23 giugno due uomini a volto scoperto entrano nel ristorante “Il sabore mio”. Estraggono le pistole e si dirigono verso il retro. Dopo pochi secondi, i due rapitori vengono di nuovo ripresi mentre puntano una pistola al collo di Colonico e lo indirizzano fuori dal negozio, dove due complici travestiti da poliziotti li stanno aspettando. Il commando e lo chef si allontanano. Al momento, non ci sono notizie sull’italiano ma la polizia ecuadoriana sta lavorando per localizzare la vittima e arrestare i responsabili del rapimento. Una fonte vicina al consolato italiano in Ecuador ha riferito al Corriere della sera che gli inquirenti «stanno indagando nell’ambiente della criminalità comune e nella sua (di Colonico, ndr) rete di contatti e frequentazioni».

I precedenti – I motivi del rapimento sono al momento sconosciuti. Oltre ai contatti e alle frequentazioni, gli inquirenti si stanno concentrando su un fatto avvenuto nel gennaio scorso. Colonico era stato coinvolto in una sparatoria vicino al suo ristorante in seguito al tentativo di furto della sua auto. Il quotidiano locale El Universo scriveva come i motivi della sparatoria potessero in realtà essere diversi: pare che Colonico non stesse pagando l’auto al proprietario, il quale aveva inviato degli uomini a dargli una lezione e recuperare la macchina. L’italiano ha sempre negato questa versione dei fatti. Nelle pagine del Corriere della sera, invece, ci sono le dichiarazioni della ex moglie di Colonico, scettica sulle intenzioni e sui rapporti che l’ex marito ha intrecciato in Sudamerica: «Lui è un uomo così imprevedibile… Ha creato in pochi mesi uno dei ristoranti più rinomati della città, come ha fatto?». Il ristorante andava bene, così tanto che in un’intervista al El Universo di qualche tempo fa, Colonico spiegava di voler investire un milione di dollari per aprire altri due locali.

Chi è lo chef italiano – Nato in Canada, Colonico si era trasferito da piccolo a Sulmona in Abruzzo, città natale del padre in cui gestiva il ristorante “La Magnolia”. Si è sposato con Anna dalla quale ha avuto due figlie, che però ha presto abbandonato ritornando in Canada, dove ha aperto una ditta di costruzioni. Qui ha conosciuto dei colleghi ecuadoriani che lo hanno invitato in vacanza a Quito, capitale dell’Ecuador. A causa della pandemia di Covid-19 era rimasto bloccato in Sudamerica e aveva deciso di restare tentando la fortuna nella ristorazione. Lo chef, detto “Benny”, aveva aperto il suo ristorante “Il sabore mio” otto mesi fa a Guayaquil. Gli affari andavano bene, fino a venerdì scorso, giorno del suo rapimento e della sua scomparsa. Il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, in contatto con la Farnesina, ha espresso la sua preoccupazione: «La situazione nel Paese sudamericano è molto delicata, spero che Colonico possa tornare presto dai suoi cari».