Antonio Angelucci, editore e parlamentare del Pdl

Un sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro. È questa l’operazione che la Guardia di Finanza, giovedì 27 giugno, ha compiuto nei confronti di Antonio Angelucci, parlamentare del Pdl, indagato per falso e truffa aggravata. La vicenda che coinvolge il re della sanità privata del Lazio è relativa a una presunta truffa sui contributi per l’editoria per i quotidiani “Libero” e “Il Riformista”.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, le due società hanno dichiarato di appartenere ad editori diversi, ma in realtà avevano lo stesso proprietario. Avrebbero insomma goduto dei contributi pubblici previsti per le testate “singole” senza averne il diritto. Al centro di questa operazione pare esserci il deputato del Pdl Antonio Angelucci che, attraverso persone fisiche e società residenti all’estero, ha nascosto il controllo reale delle aziende editoriali. I contributi pubblici sarebbero stati percepiti indebitamente nel 2006 e nel 2007, mentre dal 2008 al 2011 sono stati bloccati in seguito all’indagine.

Assieme ad Angelucci, sono indagati per falso e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, i rappresentanti legali delle sue società, Arnaldo Rossi e Roberto Crespi.

Andrea Zitelli