Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, in un fermo immagine tratto da "Chi l'ha visto" (foto Ansa)

Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, in un fermo immagine tratto da “Chi l’ha visto” (foto Ansa)

Si trovava nella sua casa di Costigliole d’Asti, Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, quando è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Indagato già dal 24 ottobre, l’uomo è stato prelevato dalle forze dell’ordine alla presenza dei suoi legali, Chiara Girola e Alberto Masoero, e portato in caserma.

Un altro tassello nel caso di Elena Ceste, 37enne madre di quattro figli, scomparsa da casa il 23 gennaio 2014 e trovata morta nove mesi dopo, poco distante dalla sua abitazione. Si pensò a una fuga volontaria, a un malore, una disgrazia, forse addirittura un suicidio. Fino al 18 ottobre, quando i suoi resti, per puro caso, emersero da sotto terra, durante i lavori di ripristino di una roggia del rio Mersa.

Il marito, che si è sempre dichiarato innocente, non ha mai voluto parlare pubblicamente dell’accaduto, ‹‹per proteggere i miei figli››. Ma, fin da subito, la sua versione dei fatti ha presentato delle incongruenze. Come quando dichiarò di essersi recato nel luogo in cui la moglie fu poi ritrovata, ma di non aver visto nulla. Un racconto contraddittorio, che ha portato la procura di Asti prima a iscriverlo nel registro degli indagati e poi a procedere con l’arresto.

L’ordine, partito dal gip Giacomo Marson, è arrivato su richiesta del pm Laura Deodato, dopo che era stata depositata in Procura la perizia autoptica eseguita sul corpo della donna. Impossibile accertare la causa del decesso, almeno secondo le prime indiscrezioni. Anche se sarebbero diversi gli elementi che tenderebbero a confermare l’ipotesi di una morte violenta.