Il mondo sembra muoversi con decisione per combattere l’emergenza climatica e ambientale. Un passo importante lo fa Germania che rinuncia da subito al carbone, con un piano che prevede la chiusura di un primo blocco di centrali elettriche nel 2020. In Europa intanto inizia ufficialmente il Green deal: il Parlamento europeo, vota sì al piano per la neutralità climatica, l’obiettivo è tagliare le emissioni del 55% entro il 2030. La normativa è ambiziosa ma la situazione rimane critica. Lo conferma un report di Nasa e Nooa, agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia e meteorologia, che avverte: «Gli ultimi 5 anni sono i più caldi dal 1880». E le gravi conseguenze del riscaldamento globale sono evidenti in Australia, messa in ginocchio da incendi e da temperature critiche da settimane. Ora il Sud-est tira un sospiro di sollievo: piove finalmente su Melbourne a Sidney. Ma i meteorologi avvertono: «Le perturbazioni e la pioggia potrebbero essere momentanee».

Germania- Avrà effetti immediati il piano di decarbonificazione della Germania, approvato da Bund e Laender. «Il primo passo è la chiusura delle centrali energetiche più vecchie entro quest’anno», ha annunciato la ministra dell’ambiente Svenja Schulze. Nel provvedimento anche misure di risarcimento per i gestori colpiti: 2,6 miliardi di euro per gli stabilimenti dell’ovest, 1,7 per le centrali dell’est.

Green deal- Con 482 voti favorevoli, 136 contrari e 95 astensioni, il Parlamento europeo ha votato favorevolmente un provvedimento che aumenta a 55% (dai 40% iniziali) il taglio di emissioni entro il 2030. «La proposta è stata approvata quasi all’unanimità. Ci sarà coerenza tra tutte le politiche dell’Unione e quelle del Grean Deal- ha dichiarato il presidente della commissione per l’ambiente Pascal Canfin– governance economica, commercio e le altre attività dovranno sempre essere analizzate in un contesto green». Il fondo destinato a questo piano, proposto dalla commissione Von der Leyen a dicembre, sarà di 7,5 miliardi di euro, con 364 milioni di euro per l’Italia. Esultano gli eurodeputati 5 stelle, favorevoli alla normativa: «Una svolta per l’ambiente e uno schiaffo alla lobby del nucleare», ha dichiarato l’europarlamentare Eleonora Evi.

Allarme della Nasa- Il report di Nasa e Noaa delinea un quadro tetro per il nostro pianeta: «Dagli anni 60’ ad oggi ogni decennio è stato più caldo del precedente. Il motivo principale sono le emissioni di anidride carbonica e di gas serra», spiega Gavin Schmidt della Nasa. E le previsioni per il futuro non sono certo incoraggianti. «Entro fine secolo la temperatura aumenterà mediamente dai 3 ai 5 gradi e anche il calore dell’oceano è a livello record», ha aggiunto Petteri Taalas dell’Organizzazione meteorologica mondiale.

Piove in Australia– In una parte dell’Australia le precipitazioni potrebbero dare un break momentaneo all’emergenza climatica che fino ad adesso ha un bilancio di 24 morti e quasi 10 milioni di ettari di territorio bruciati. Piove a tratti su Sidney e Melbourne, mentre a Victoria c’è stata una bomba d’acqua. Le temperature sono calate (dai picchi di 40 gradi si è passati ai 17) e le perturbazioni dovrebbero continuare nelle prossime ore. Ma La prossima settimana la situazione potrebbe cambiare con una nuova allerta in agguato: secondo i meteorologi da lunedì le temperature potrebbero aumentare vertiginosamente. E non si possono escludere ulteriori disagi in occasione dell’inizio della fase finale degli Australian Open: già nelle qualificazioni al tabellone principale del celebre torneo tennistico ci sono stati malori di atleti durante gli incontri.