Ex Ilva, tutto rinvato. Almeno per quanto riguarda il tribunale di Milano che deve pronunciarsi sul ricorso presentato dai commissari dello stabilimento siderurgico contro Arcelor Mittal. Secondo quanto si è appreso da fonti giudiziarie, l’udienza fissata per il 27 novembre sarà rinviata di qualche settimana. La decisione sul ricorso cautelare, avanzato per bloccare l’addio del gruppo franco-indiano allì’acciareia di Taranto sarebbe stata presa dopo l’incontro di venerdì 22 novembre tra il Governo e i vertici di Arcelor, che ha aperto la strada a trattative per far proseguire l’attività degli stabilimenti. Il processo potrebbe slittare fino a dopo il periodo natalizio. Per i commissari straordinari dell’ex-Ilva, comunque, il via libera al rinvio potrà esserci soltanto se non ci sarà pericolo che Arcelor vada avanti nello stop all’attività produttiva spegnendo gli altoforni. E, ancora, la seconda udienza che verrà fissata potrà essere rimandata un’altra volta, qualora non fosse ancora stato raggiunto un accordo tra le due parti e il Governo, ferma restando la continuità produttiva. Il 25 novembr, i commissari di ex-Ilva hanno depositato, nella cancelleria del tribunale di Taranto, l’istanza per chiedere una proroga per completare la messa in sicurezza dell’Altoforno 2. Al momento la magistratura ha fissato per il 13 dicembre il termine ultimo per l’adeguamento.
L’inchiesta della procura di Milano – Nel frattempo, a Milano, il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Stefano Civardi e Mauro Clerici continuano a indagare sul caso Ilva e contestano non solo le false comunicazioni al mercato ma anche il reato di distrazione di beni del fallimento Ilva. Le indagini, che saranno condotte dalla Guardia di Finanza, mirano ad accertare se sia stata creata da Arcelor una situazione di «crisi pilotata» per eliminare l’acciaieria di Taranto come concorrente dal mercato. Il 25 novembre i pm hanno consegnato al presidente della sezione imprese, Claudio Marangoni, il loro atto di intervento nel procedimento civile. In seguito alla decisione di Arcelor Mittal di ritirarsi, i legali dei commissari dell’ex Ilva avevano depositato il ricorso cautelare e d’urgenza contro la causa per il recesso del contratto d’affitto dello stabilimento con base a Taranto. La Procura, associandosi al ricorso dei commissari e riportando una serie di testimonianze – anche da Mittal – raccolte nei giorni scorsi, ha chiesto al giudice una «pronuncia» che imponga al gruppo franco indiano «di astenersi dalla fermata degli impianti e di adempiere fedelmente e in buona fede alle obbligazioni assunte», cioè di rispettare il contratto d’affitto.