Una coppia di Forlì è stata arrestata nella mattina di giovedì 8 marzo con l’accusa di aver maltrattato, violentato e truffato una ex profuga di Chernobyl cui avevano dato asilo. La ragazza, di origini bielorusse, è arrivata in Italia affidata alla coppia all’età di dieci anni dopo il disastro della centrale nucleare di Chernobyl del 1986. Una volta qui, sarebbe stata vittima di ripetuti abusi da parte dei genitori affidatari. Non solo: la coppia è anche accusata di essersi appropriata del denaro della ventiduenne, una somma pari a più di due milioni di euro ottenuta come risarcimento a causa di un incidente in bicicletta che ha reso la ragazza invalida all’80%.

Le indagini –  A condurre i primi rilievi sono stati i poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla procura di Forlì che ha ipotizzato per la coppia arrestata i reati di maltrattamento, circonvenzione di incapace, violenza sessuale e truffaSecondo gli investigatori, la coppia aveva ordito un vero e proprio piano per prendere il totale controllo sulla vita della ragazza. e appropriarsi così dell’intera somma, senza però averne alcun titolo giuridico,

La storia – Quando nel 1986 esplose la centrale nucleare di Chernobyl, numerose associazioni si preoccuparono di far trascorrere alcuni mesi all’estero ai bambini del posto, e dintorni, in modo tale da allontanarli dalla continua esposizione alle radiazioni. È così che la ragazza bielorussa è arrivata in Italia. Aveva circa dieci anni ed era stata affidata a una coppia per passare i mesi estivi con loro. Durante questo periodo però, a quanto risulta dalle indagini, la bambina è stata ripetutamente maltrattata e violentata dai genitori. Ma non basta. Nel 2014 la ventiduenne rimane coinvolta in un incidente stradale in bicicletta che la rende quasi totalmente invalida. Per questo motivo l’assicurazione la risarcisce con due milioni e 120mila euro, che hanno destato l’avidità della coppia di Forlì.