Tre anni di carcere per aver rubato le foto del compleanno di Elisabetta Canalis. E’ quello che rischiano la giornalista Selvaggia Lucarelli e i blogger Guia Soncini e Gianluca Neri, accusati di aver violato la posta elettronica della showgirl sarda dopo la festa del suo 32esimo compleanno.

Una vicenda che risale a sette anni fa e un processo che dura da almeno due anni, tra udienze e rinvii a giudizio, che rischia di finire con la prescrizione. Il pm di Milano Grazia Colacicco ha chiesto per i tre presunti hacker, una pena complessiva pari a 36 mesi di reclusione. Tutto questo per la «sottrazione fraudolenta» via web di 191 foto scattate da Felice Rusconi, marito della showgirl Federica Fontana, alla festa del 32esimo compleanno di Elisabetta Canalis nel 2010.

Le immagini della residenza sul lago di Como dell’attore George Clooney, allora fidanzato dell’ex velina, sarebbero poi state offerte al settimanale Chi al prezzo di 120 mila euro.

Il processo – Avvisata del tentativo di vendita delle sue foto private, Elisabetta Canalis ha denunciato l’hackeraggio al Commissariato di Milano. Da lì è partita l’inchiesta, formalizzata il 19 giugno 2015. Secondo l’accusa, tra il 2010 e il 2011, i tre imputati sarebbero riusciti anche ad impossessarsi in modo illecito delle password di altri vip, come Mara Venier, Sandra Bullock e Scarlett Johansson. Diversi tentativi di trovare un accordo fra le parti non è andato a buon fine. Rinviati più volte a giudizio, Lucarelli e Neri si sono difesi dicendo «di aver recuperato le foto dal web, dove tantissimi siti forniscono link e condivisioni di email, documenti e foto già sottratti da parte di hacker anonimi».

Cosa accade ora- Il 30 gennaio 2017, nel corso della requisitoria, Grazia Colacicco ha accusato la giornalista e i blogger il dolo di aver partecipato attivamente alla tentata rivendita delle foto, mentre Guia Soncini sarebbe solo «moralmente coinvolta». Per lei sono stati chiesti dieci mesi di reclusione, mentre il pm vuole la pena di un anno e due mesi per Gianluca Neri e un anno per Selvaggia Lucarelli. Gli avvocati di Fontana e Canalis, che si erano costituite parte civile, chiedono 10 mila euro di risarcimento danni. L’udienza per la replica della difesa è attesa per il 27 marzo.     

Il paradosso- Gli accusati attraverso le proprie pagine social si sono sempre mostrati increduli e sarcastici su questa vicenda, che ormai va avanti da anni.

«Titoli fantascientifici per vecchie indagini e tre blogger perseguitati come se fossero in possesso di informazioni riservate della Cia – così Selvaggia Lucarelli sulla propria pagina di Facebook all’inizio del processo – Nessuna trattativa e nessun furto, non ho preso un soldo per queste foto che circolavano già in Rete. Parliamo del compleanno di una showgirl, non di un affare di Stato. Non so scaricare un film illegalmente, figuriamoci se potrei mai essere un hacker. Scusatemi ora devo leggere la posta elettronica di Ryan Gosling».

Un escamotage in un mondo sempre più condizionato dalla tutela della privacy, soprattutto sul web. Forse solo il desiderio di gossip da parte della giornalista e dei blogger, ma che potrebbe costare loro molto caro di fronte alla giustizia.