È passato quasi un anno da quando Jorge Mario Bergoglio è stato scelto come Vescovo di Roma. La sera del 13 marzo 2013, il cardinale argentino affacciandosi alla loggia che dà su Piazza San Pietro, si è presentato al mondo come Francesco, il Papa che “viene dalla fine del mondo”.
Adesso, a pochi giorni dal primo anniversario della sua nomina, Bergoglio ha concesso una lunga intervista esclusiva al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli. Con la stessa modestia che ha caratterizzato il suo primo anno di pontificato, Papa Francesco ha toccato temi quali gli scandali di pedofilia nella Chiesa, le accuse di marxismo che gli sono state rivolte fino alle telefonate ai fedeli: “Da prete a Buenos Aires era più semplice chiamare chi aveva voglia di parlare con me, resta un’abitudine. Un servizio. Lo sento dentro”.
Semplicità e spirito di servizio sono due dei tratti caratterizzanti di Bergoglio che emergono anche dall’intervista pubblicata il 5 marzo sul Corriere: “Non sono superman, mi piace stare tra la gente”, ha detto. Qualche parola anche su argomenti delicati per la Chiesa Cattolica, come divorzio e unioni civili: “Grande attenzione ai divorziati e sulle unioni civili bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà”, puntualizza il Papa, pur ribadendo che il matrimonio è soltanto quello tra un uomo e una donna. Affermazioni che avranno un certo risalto, se viste come una prima apertura verso persone che finora la comunità ecclesiastica aveva escluso.
Bergoglio parla apertamente anche di un argomento che è stato fonte di dure polemiche, nonché di imbarazzo per la Chiesa, cioè gli scandali legati alla pedofilia: “I casi di abusi sono tremendi perché lasciano ferite profondissime. Benedetto XVI è stato molto coraggioso e ha aperto una strada. La Chiesa cattolica è forse l’unica istituzione pubblica ad essersi mossa con trasparenza e responsabilità. Nessun altro ha fatto di più. Eppure la Chiesa è la sola ad essere attaccata”.
Non manca qualche curiosità personale, citando il suo libro ‘Il Gesuita’, il Papa racconta di una ragazzina che a 17 anni, quando era studente al seminario, gli fece girare la testa “per una settimana”, la verità su quell’avventura giovanile – però – è stata affidata al suo confessore, conclude sorridendo.
Silvia Sciorilli Borrelli