Un treno dell’alta velocità Frecciarossa, partito da Milano alle 5:10 e diretto a Salerno, è deragliato questa mattina alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigiano (Lodi) lungo la linea Milano-Bologna. La motrice in testa al treno e un vagone passeggeri si sono ribaltati, uscendo dai binari in località Cascina Griona. Il bilancio definitivo dell’incidente è di due morti, e di 31 feriti, tutti trasportati negli ospedali nelle vicinanze. Le vittime sono M.D.C., 59 anni, e G.C., 51 anni,  i due macchinisti che erano alla guida della motrice. Al momento sono ignote le cause dell’incidente sulle quali sta indagando la Polfer. A bordo del Frecciarossa, al momento dell’episodio, c’erano 28 passeggeri oltre al personale di servizio. La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’inchiesta. Sul posto, oltre al personale sanitario, i carabinieri e la polizia con i reparti della Scientifica, sono arrivati anche la Guardia di Finanza e il nucleo investigativo dei vigili del fuoco. Il traffico sulla linea Alta Velocità Milano – Bologna è stato sospeso. I treni, che registrano dei ritardi, sono istradati su percorso alternativo tra Milano e Piacenza. Lo rende noto Rete Ferroviaria italiana.

I vagoni ribaltati del Frecciarossa deragliato nell’incidente ferroviario a Ospedaletto Lodigiano

La dinamica dell’incidente – L’incidente si è verificato all’altezza del posto di movimento di Livraga, nodo logistico della linea. Secondo una prima ipotesi, riportata dall’Ansa, lo “sviamento” del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito un “deviatoio”, ovvero un pezzo dello scambio stesso. Stando alle prime ricostruzioni sulla dinamica del deragliamento, la motrice si sarebbe staccata dal Frecciarossa poco prima di transitare davanti ad un fabbricato delle Ferrovie. In quel momento, il mezzo viaggiava quasi alla massima velocità, circa 290 chilometri orari. Dopo essere uscito dalle rotaie, il mezzo si è rovesciato sulla sinistra finendo prima contro un carrello, o qualche mezzo analogo, che si trovava su un binario parallelo. Poi ha sfiorato la struttura delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa, sul lato opposto rispetto alla linea ferroviaria. I corpi dei macchinisti sarebbero stati sbalzati fuori dall’abitacolo, a 500 metri di distanza dal punto del deragliamento. Il resto del treno, invece, è rimasto nella sede ferroviaria. La corsa del convoglio sarebbe continuata per poco meno di un chilometro, fino a quando il vagone passeggeri rimasto in testa non si è ribaltato sul lato destro provocando la frenata.

Le testimonianze – «Credevo di essere morto», ha raccontato un ragazzo di 21 anni che viaggiava sul treno al quotidiano piacentino Libertà. «Non riesco a descrivere quel che è accaduto – continua il giovane, ora ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza – non me ne rendo ancora conto. Il treno andava velocissimo, forse ai trecento chilometri all’ora. All’improvviso ho sentito una botta violenta. Un boato fortissimo». Secondo il prefetto di Lodi Marcello Cardona, sentito dall’Ansa, «poteva essere una carneficina». Lo stesso Cardona, recatosi sul luogo del deragliamento per un sopralluogo, ha riferito che è «prematuro» collegare la manutenzione della linea all’incidente. Intanto il gruppo Ferrovie dello Stato esprime la sua vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime con una breve nota: «Il Gruppo FS Italiane e tutti i ferrovieri esprimono profondo cordoglio per il decesso dei due colleghi macchinisti del treno alta velocità 9595 Milano – Salerno.Il Gruppo FS Italiane è vicino ai familiari dei colleghi offrendo il massimo supporto a loro e a tutte le persone coinvolte nell’incidente di stamattina».

Indetto uno sciopero – Dopo l’incidente, i sindacati del settore ferroviario hanno annunciato per venerdì 7 febbraio uno sciopero di due ore. «In considerazione dell’estrema gravità dell’incidente – scrivono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa, le sigle coinvolte – e nel rispetto delle vite umane domani ci sarà uno sciopero di due ore di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12 ai sensi della vigente normativa in materia».

Le reazioni politiche – Nel frattempo arrivano anche le reazioni del mondo della politica. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio parlando dei due macchinisti deceduti come «due nuove vittime del lavoro». Solidarietà è arrivata anche dal premier Giuseppe Conte: «Sono molto dispiaciuto per le due vittime, siamo tutti vicini alle famiglie. Stiamo accertando le cause». La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana si recheranno sul luogo del deragliamento del treno Frecciarossa nella provincia di Lodi. «Un amaro risveglio questa mattina – ha scritto su Facebook Fontana -, sono profondamente addolorato ed esprimo la mia vicinanza ai parenti dei due macchinisti che questa mattina hanno perso la vita nell’incidente che ha coinvolto il Frecciarossa deragliato sulla linea Milano-Bologna. Un incidente su cui occorre fare chiarezza». Al cordoglio si sono uniti anche leader e rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti parla di «una notizia terribile». I senatori 5 Stelle della commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato auspicano «che si faccia al più presto chiarezza sull’accaduto». «Chi prende il Frecciarossa quasi tutti i giorni si domanda come possa essere accaduto», scrive Matteo Renzi, leader di Italia viva, su Twitter. Matteo Salvini, segretario della Lega, avverte: «Se qualcuno ha sbagliato, deve pagare». «Si faccia al più presto chiarezza sulla dinamica», gli fa eco Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.