Temperature in picchiata, neve a bassa quota e forti nubifragi. Torna il maltempo sull’Italia. In Campania e Sardegna è già allerta arancione, con scuole chiuse ad Alghero e Sassari. Un vero e proprio assaggio d’inverno che secondo gli esperti durerà per tutta la prossima settimana.
Piogge intense e vento forza 7 per tutta la giornata del 19 novembre. Un vortice ciclonico di origine atlantica si sta abbattendo sull’isola, colpendo con maggiore forza le zone di Iglesias, Campidano, Montevecchio-Pischilappiu, Tirso, Logudoro e Gallura.
Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna e quello di Alghero, Marco Bruno, hanno diramato l’odine di chiusura per le scuole di ogni ordine e grado, mentre il comune di Cagliari ha chiesto di prestare la massima attenzione nell’esposizione dei contenitori per i rifiuti.
La Protezione Civile ha diramato i bollettini di allerta media con due avvisi di criticità per rischio idrogeologico, con preoccupazioni per danni e allagamenti a centri abitati e infrastrutture, segnalando anche l’area di Flumendosa e Flumineddu con allerta gialla. Il vento, previsto dall’Aeronautica Militare fino a 33 nodi, ha portato un avviso di burrasca che dovrebbe esaurirsi nei prossimi giorni, a cui seguiranno però piogge costanti che metteranno a dura prova ponti e strade in tutta la Sardegna.
Sardegna di nuovo nel mirino – Il clima estremo è tornato a colpire l’isola a pochi giorni dalle alluvioni che hanno messo in ginocchio la zona del cagliaritano, causando la morte di una donna e la scomparsa di un pastore di 37 anni.
Venti da ogni direzione – Dopo le conseguenze drammatiche del maltempo nello scorso mese, che ha causato gravi danni soprattutto in Veneto e Liguria, venti e piogge tornano a colpire tutta la penisola italiana. Due sono le correnti che investono l’Italia: una da ovest, l’altra da nord-est. Quella atlantica, dalla Spagna, si è abbattuta sul centro-sud, in particolare su Umbria, Abruzzo, Lazio e Molise, ed è destinata a intensificarsi nella giornata di martedì. La corrente siberiana, giunta sul Mediterraneo attraverso i Balcani, è invece responsabile dei rovesci e del crollo delle temperature minime a nord-est, che scendono sotto lo zero anche in pianura anticipando le temperature invernali, con raffiche di Bora previste fino a 100 km/h. Tornerà anche la neve, già caduta sulle Alpi sopra i 500 metri e che raggiungerà il Piemonte nella giornata di oggi. Nella provincia di Udine sono bloccati dal pomeriggio di domenica 18 tre alpinisti veneti sulla Cima Strugova, il cui salvataggio da parte del soccorso alpino e speleologico è impedito dal maltempo e dalle temperature fino a -10 gradi.