Una situazione sempre più preoccupante sul fronte del sovraffollamento nelle carceri: è quanto emerge dalla relazione annuale del Garante nazionale per i diritti dei detenuti, Mauro Palma, presentata giovedì 15 giugno alla Camera dei deputati. Dal 2016 a oggi le persone private della libertà personale sono aumentate di oltre 2.500 unità: dalle 54.653 di sette anni fa alle attuali 57.230 (di cui 2.504 sono donne). La capienza delle carceri è però aumentata di appena mille posti regolamentari: un dato che, in percentuale, peggiora una situazione già preoccupante nel 2016.

Le ragioni del sovraffollamento – Il Garante ha sottolineato la diminuzione in termini percentuali delle persone detenute in assenza di una condanna definitiva (dal 35,2% al 26,1%). Tuttavia, è in aumento il numero di reclusi per condanne molto brevi: sono 1.551 i detenuti che devono scontare pene (non residui di pena) inferiori a un anno, 2.785 quelli che devono scontare tra uno e due anni. «La loro presenza in carcere interroga il nostro tessuto sociale: sono vite connotate da una marginalità che avrebbe dovuto trovare altre risposte», ha sottolineato Palma, che ha rivolto al Parlamento un appello per intervenire. Gli sforzi finora compiuti dal legislatore per incentivare il ricorso a misure alternative alla detenzione non si sono rivelati sufficienti: l’aumento di questi provvedimenti non ha infatti contribuito a ridurre le carcerazioni. Il risultato è una condizione di vita sempre più difficile all’interno delle carceri, che può spingere i detenuti fino al suicidio. Il Garante ha ricordato che, dall’inizio dell’anno, sono già 30 le persone recluse che hanno deciso di togliersi la vita. A queste si aggiungono 12 decessi per cause ancora da accertare.

Gli altri dati – Tra gli altri elementi presentati dal Garante, si evidenzia la diminuzione in termini percentuali delle persone straniere in carcere, dal 34% al 31,2%. Focus infine sulla situazione dei minori: nel complesso sono 14.473 quelli in carico al servizio minorile. Di questi, 390 sono ristretti negli Istituti penali per minorenni e altri 3.802 sono in “messa alla prova”.