Colonne d’acqua lanciate verso il cielo. Poi il tuono rotolante delle esplosioni e il fragore e le nubi di polvere di cinquantamila tonnellate di cemento armato che vanno giù in sei secondi. Così Genova ha visto sparire dal suo panorama quello che restava del Ponte Morandi. Gli ultimi due piloni sono stati abbattuti alle 9:37 di venerdì 28 giugno. Quattrocento persone in totale si sono occupate dell’operazione. Insieme al sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci hanno assistito alla demolizione il presidente della Regione Giovanni Toti, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Assente il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli. I piloni 10 e 11 erano le ultime rimaste in piedi dopo la tragedia del 14 agosto 2018 in cui morirono 43 persone.
Le operazioni – La dinamite piazzata sui tanto discussi tiranti in cemento armato e lungo la struttura dei piloni è esplosa con una quarantina di minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Le operazioni di demolizione, guidate dall’esplosivista Danilo Coppe, hanno permesso di far collassare la pila più ad ovest verso est e quella a est verso ovest, in modo da limitare i danni alla zona circostante. Sgomberate tutte le case nel raggio di 300 metri dal sito della demolizione. Ai 3500 evacuati sarà vietato l’ingresso nella zona almeno fino alle 22 di stasera.
Le polveri – Per evitare che le polveri dell’esplosione si diffondessero in tutta la Val Polcevera, i pilastri sono stati bagnati da forti getti d’acqua prima, durante e dopo la demolizione. Il cemento è piombato su grandi vasche d’acqua che hanno attutito la caduta. Nonostante le precauzioni, una grande nuvola di polveri si è sollevata su Genova est, prima di essere spinta verso i monti dal vento. Per monitorare i livelli di PM 2,5 e PM 10 nell’aria, l’Arpal ha installato quattro centraline in aree strategiche della città.
Le dichiarazioni – «È andato tutto secondo programma. Ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Alle 9,37 il ponte è venuto giù. Un grande lavoro che va riconosciuto» è il commento del sindaco della città. I parlamentari del Movimento 5 stelle lamentano un taglio ai loro danni durante la diretta Rai. «Questa mattina durante la diretta di Rainews24 da Genova si è verificato un fatto gravissimo. Le telecamere della all-news Rai sono state per tutto il tempo su Salvini, Toti e Bucci. Proprio accanto a loro c’era anche il vicepremier Luigi di Maio che però è stato tagliato dalle inquadrature di Rainews salvo qualche rara ripresa larga. È un fatto inaccettabile. Aspettiamo spiegazioni». Il ministro dell’Interno Salvini commenta così, ai microfoni di Agorà, la demolizione di questa mattina: «I genovesi e gli italiani avranno il loro ponte il prossimo anno. Rendo omaggio a una città che non si è mai fermata. Oggi non solo viene giù il vecchio ma viene su il nuovo, tutti stanno facendo la loro parte, questa è una bellissima lezione di concretezza».