Mario Bozzoli

Mario Bozzoli

Proseguono le indagini sulla sparizione di Mario Bozzoli, l’imprenditore bresciano scomparso l’8 ottobre dalla fonderia di Marcheno di cui era co-proprietario. Dopo alcune perquisizioni le forze dell’ordine hanno iscritto nel registro degli indagati quattro persone per omicidio volontario e distruzione di cadavere: i nipoti dell’uomo, Giacomo e Alex Bozzoli, e due operai dell’azienda, Oscar Maggi e Akwasi Aboagye. Rimangono però ancora dei punti da chiarire, tra cui il movente e il ruolo di Giuseppe Ghirardini, l’addetto ai forni della fonderia trovato morto pochi giorni dopo la scomparsa di Bozzoli.

La scomparsa
L’8 ottobre Mario Bozzoli telefona alla moglie Irene Zubani verso le 19.11 per avvisarla che tarderà, poi non torna più a casa. La sua Bmw rimane parcheggiata davanti all’azienda di famiglia. La donna decide di dare l’allarme e le ricerche si concentrano sulla fonderia dove l’uomo è stato visto per l’ultima volta. Gli inquirenti, dopo aver vagliato l’ipotesi di un sequestro, ora seguono la pista dell’omicidio: ritengono che l’imprenditore sia stato ucciso e che il suo cadavere sia stato gettato nel forno della fabbrica di cui era titolare insieme al fratello Adelio, padre dei due nipoti indagati. Ad avvalorare questo scenario la “fumata anomala” segnalata dagli operai presenti quella sera in azienda, proprio nelle ore in cui Bozzoli spariva nel nulla.

Il movente
Sullo sfondo della vicenda emergono i disaccordi tra Bozzoli, il fratello e i nipoti. Adelio entro la fine dell’anno avrebbe avviato con i figli una nuova fonderia a Bedizzole. La moglie Irene, già la mattina successiva alla scomparsa del marito, aveva raccontato agli inquirenti di alcune tensioni: «Negli ultimi mesi la situazione era diventata molto tesa. Infatti a causa del cambio generazionale ai vertici dell’azienda si erano creati screzi con la famiglia del fratello e addirittura mi diceva di avere paura per i propri figli». Adelio, in un’intervista al Giornale di Brescia, ammette gli scontri con Mario ma li sminuisce: «Capita in tutte le famiglie».

Akwasi Aboagye e Oscar Maggi

Akwasi Aboagye e Oscar Maggi

I quattro indagati 
Alex e Giacomo Bozzoli erano in fabbrica l’8 ottobre: il Porsche Cayenne di Giacomo sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della fonderia mentre entrava e usciva tra le 19 e le 20, mentre Alex è stato immortalato nelle riprese della trasmissione Chi l’ha visto? mentre distruggeva alcuni documenti negli uffici amministrativi della ditta pochi minuti prima che i carabinieri ponessero i sigilli sulla fabbrica. I due operai, Oscar Maggi e Akwasi Aboagye, sono stati interrogati perché anche loro erano in azienda la sera della sparizione dell’imprenditore. Inoltre, nei giorni successivi alla scomparsa, Maggi avrebbe mostrato una inspiegabile disponibilità di denaro e avrebbe fatto domande a un dentista sulla temperatura necessaria per fondere il titanio. Bozzoli aveva due impianti proprio di questo materiale.

Giuseppe Ghirardini

Giuseppe Ghirardini

Il ruolo di Giuseppe Ghirardini
L’addetto ai forni della fonderia, Giuseppe Ghirardini, scompare cinque giorni dopo Mario Bozzoli. Viene trovato morto in un torrente di alta montagna a Case di Viso, a 100 chilometri da casa sua. Nello stomaco dell’uomo ci sono due capsule di cianuro contenute in un’esca da caccia fuori commercio dagli anni ’70. Ghirardini era uno dei testimoni chiave del caso Bozzoli: era presente in fonderia la sera dell’8 ottobre ed era addetto al forno che quella sera ebbe la “fumata anomala”. Sentito il 9 ottobre aveva dichiarato che in azienda non era successo nulla di strano. Avrebbe dovuto essere interrogato di nuovo il mercoledì successivo, ma non si è mai presentato. L’ultimo post su Facebook è di quella mattina, ore 7.30: «Guardati le spalle». L’ipotesi del suicidio non ha mai convinto i familiari dell’operaio: «Se Beppe avesse voluto farla finita, da buon cacciatore, poteva provvedere in maniera diversa, senza soffrire inutilmente». Ghirardini era tornato in fabbrica due giorni dopo la scomparsa di Bozzoli: «Era preoccupato, non sapeva cosa fosse successo. Alla famiglia ha detto di essere venuto a conoscenza della scomparsa di Bozzoli il giorno successivo» ha fatto sapere Diego Bertussi, il sindaco di Marcheno.

Federica Scutari