Dodici morti e l’antica città di Petra travolta da un fiume di fango. È questo il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito la Giordania tra venerdì e sabato e ha causato dodici vittime, tra cui due bambini e un sommozzatore coinvolto nelle operazioni di soccorso, Jumana Ghuneimat. Il simbolo è il torrente di acqua e fango che riempie il sito archeologico di Petra, una delle sette meraviglie del mondo, che non sembra aver causato dei morti. Piogge torrenziali si sono abbattute in particolare sulla parte centrale e meridionale del Paese. Molto colpita l’area intorno alla riserva di Wala, nel centro della Giordania. Per ospitare le decine di persone le cui abitazioni sono state inondate dall’acqua è stato aperto un centro di assistenza nella città di Maan. Una perturbazione massiccia che ha pochi precedenti nella storia dello stato mediorientale.

Petra inondata – Le immagini di quanto accaduto venerdì 9 novembre a Petra – che hanno rapidamente fatto il giro del mondo – lasciano senza parole: un fiume di fango che arriva e riempie in pochi istanti il canyon, scatenando il panico tra i visitatori che provano a mettersi al riparo. Un turista spagnolo ha raccontato quella che autorità locali hanno definita la più grande inondazione da decenni: 40 minuti di precipitazioni violente che, dopo un paio di ore, si sono trasformate nel flusso ininterrotto di terra e acqua che ha velocemente sommerso la zona. Secondo i dati diffusi dal governo di Amman oltre 4.000 persone – la maggior parte turisti – sono state soccorse ed evacuate dopo che erano rimaste bloccate in aree difficilmente accessibili a piedi. Il sito archeologico è rimasto chiuso al pubblico nella giornata di sabato 10 novembre per consentire le operazioni di ripulitura ed è stato riaperto domenica 11 novembre.

Il caso degli israeliani – Ha tenuto banco per alcune ore la scomparsa di sei turisti. L’annuncio della perdita dei contatti con la comitiva nell’area di Wadi Rum era stato dato da una radio dello stato di Israele. Conosciuta anche con il nome di “Valle della Luna”, Wadi Rum è una valle desertica situata nel cuore del deserto giordano, a circa due ore dall’area archeologica di Petra. Dopo alcune ore di apprensione, una radio in lingua araba, Makan radio, ha fatto sapere che i sei sono stati trovati, senza specificarne le condizioni di salute che rimangono ancora ignote.

La tragedia di ottobre – Le alluvioni del weekend giungono ad appena due settimane di distanza dalle inondazioni che hanno colpito il Paese nella zona del mar Morto. Il 25 ottobre un pullman carico di studenti era stato travolto dalle forti piogge nella regione di Zara Maeen, causando ventuno vittime. Secondo quanto reso noto dal governo, nei giorni precedenti alla tragedia era stata lanciata l’allerta meteo ed erano state vietate le gite scolastiche in quell’area. I ministri del Turismo e dell’Istruzione si erano dimessi in seguito all’accaduto.