La nave della Marina Militare “Cicala Fulgosi” sta verificando le condizioni di salute degli oltre 90 migranti rimasti bloccati per 24 ore su un gommone al largo delle coste libiche, a circa 90 miglia a sud di Lampedusa.  L’intervento è di poche ore fa e arriva dopo una giornata – quella di ieri – che ha visto contrapporsi l’allarme delle Ong e il silenzio dei potenziali soccorritori. A bordo ci sarebbero anche 17 minori, fra cui un bambino di nove mesi, e 23 donne, delle quali una incinta. La Marina ha smentito la  morte della bambina di cinque anni, di cui aveva dato notizia un tweet del servizio Alarm Phone. L’intervento è stato autorizzato perché le condizioni meteo sono in peggioramento e il gommone è senza motore: ha esaurito la benzina e sta imbarcando acqua. Solo una decina fra i naufraghi ha a disposizione un giubbotto salvagente.

Salvini – «Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina». Arriva anche il commento del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. «Anche in questo caso, come sempre, rispettando legge e morale hanno soccorso chiunque fosse a rischio – prosegue Salvini – è incredibile che alcuni organi di stampa italiani diano credito a provocazioni e illazioni delle solite Ong cui finalmente abbiamo tagliato il business e che sono sotto inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». Ribadisce: «Per quanto di mia competenza, l’indisponibilità dei porti italiani ad accogliere i clandestini». Poi conclude: «Difendiamo l’onore della Marina».

L’allarme delle Ong – La segnalazione è arrivata nella giornata di ieri, dopo che Moonbird, l’aereo dei piloti volontari che supporta le Ong, aveva individuato il gommone al largo delle coste libiche, a poche miglia di distanza dalla nave della Marina Militare italiana “Cicala Fungosi”. Lo riferisce Sea Watch. Il monitoraggio è proseguito per tutto il giorno. Questa la ricostruzione di Alarm Phone, il contatto telefonico con i migranti bloccati: «Alle 22.50 siamo stati contattati da una barca in difficoltà, le 90 persone a bordo hanno visto vari velivoli e un elicottero militare nelle vicinanze. Le autorità sono informate e un’imbarcazione della Marina Militare ha monitorato la situazione da vicino ma non ha offerto assistenza. Le persone sono in grave pericolo e sono ancora abbandonate in mare. Non c’è alcun soccorso in vista anche se da bordo vedono un elicottero». Lo stesso allarme era stato lanciato da Mediterranea Saving Humans e da Sea Watch, e da Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana: «È orrendo lasciar morire le persone senza intervenire: questo è nazismo, è contraddire quella pulsione elementare per cui se una persona muore devo intervenire, fare in modo che non anneghi. Non abbiamo mai detto che dobbiamo accoglierli tutti, perché questo non è giusto, c’è un’Europa che se ne deve fare carico: abbiamo sempre detto però che bisogna salvare tutti, è un dovere umano, è scritto nei trattati internazionali».