Dopo vent’anni, sette dei quali alla direzione creativa, Alessandro Michele lascia la Gucci. Ad annunciarlo, ieri sera, un comunicato del gruppo Kering, che controlla la maison fiorentina di moda, poco dopo le 20.30, a borsa chiusa. «Gucci annuncia che Alessandro Michele lascia il ruolo di Direttore Creativoi. Alessandro Michele è stato alla guida del team creativo della maison dal 21 gennaio 2015 e ha ricoperto un ruolo fondamentale nel rendere Gucci quella che è oggi». Subito dopo sono arrivate le dichiarazioni di Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci, e François-Henri Pinault, leader di Kering, che ringraziano l’artista «per il suo impegno ventennale in Gucci». Michele invece ha scelto i canali social per lanciare il suo messaggio di addio: «Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione delle differenti prospettive che ciascuno di noi può avere. Oggi per me finisce uno straordinario viaggio, durato più di venti anni», scrive nel lungo post pubblicato su Instagram, dove augura alla maison di poter continuare «a nutrirvi dei vostri sogni, materia sottile e impalpabile che rende una vita degna di essere vissuta». L’accenno alle «differenti prospettive» viene interpretato dagli addetti ai lavori come un riferimento a dissapori che sarebbero sorti tra la direzione amministrativa del brand di lusso, attento alle logiche del mercato e all’aspetto reddituale, e il comparto creativo.
Le indiscrezioni – Dopo anni di incremento di fatturato con punte anche del 35% a trimestre, grazie anche alle diverse collaborazioni con altri marchi, la spinta all’acquisto tra il pubblico – in primis i consumatori cinesi – sembrerebbe aver dato segnali di rallentamento. In particolare nell’ultimo anno e mezzo le performance del marchio sarebbero state al di sotto delle aspettative. Nell’ultimo trimestre la crescita di Gucci sarebbe stata solo del 9 per cento contro il 10 previsto, considerata deludente soprattutto rispetto agli altri brand del gruppo Kering, tra cui Saint Laurent, Balenciaga, Bottega Veneta. Per ora il brand è ancora saldamente in testa alle classifiche dei marchi più desiderati, ma a quanto pare i segnali hanno impensierito Pinault, che avrebbe chiesto a Michele di procedere a un restyling. Il designer, di cui è ben nota l’indipoendenza creativa, non si sarebbe reso disponibile e di qui la rottura. Chi prenderà il suo posto? Si sussurra che siano in corsa Riccardo Tisci, pugliese, considerato fra i migliori fashion designer del mondo e che da poco ha lasciato Burberry, e Phoebe Philo, già direttore creativo di Cèline.
La biografia – Alessandro Michele, 50 anni, è uno degli stilisti più quotati al mondo ed è stato inserito più volte dalla rivista Time tra le personalità artistiche più influenti. La carriera di Michele é partita da uno dei laboratori artistici più vivaci del settore: quello di Karl Lagerfeld, il Kaiser della moda, che alla fine degli anni ’90 lo porta a Fendi. L’ingresso in Gucci arriva solo nel 2002, grazie a Tom Ford, che lo invita a lavorare nell’ufficio design di Londra per curare la linea accessori. Nel 2006 la promozione a senior designer. Nel 2011 Michele si affianca alla nuova direttrice creativa Frida Giannini, che poi sostituirà definitivamente nel 2015.