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Gli scontri tra operai Ikea e polizia lo scorso 2 novembre. Foto Corriere.it

Il suo proprietario è il sesto uomo più ricco al mondo, ma anche Ikea deve fare i conti con la crisi in Italia. Oltre dodici ore di riunione, nel Comune di Piacenza blindato, per salvare i posti di lavoro di nove facchini dello stabilimento cittadino. Alle 4.15 di giovedì 17 gennaio ecco l’accordo: l’azienda ne reintegrerà quattro. Per gli altri incentivi economici utili al ricollocamento presso altri contesti lavorativi.

Lo stabilimento logistico di Piacenza era in stato d’agitazione dallo scorso 2 novembre quando si sono registrati scontri tra i lavoratori in protesta e la polizia. I dipendenti del Polo logistico chiedevano condizioni salariali migliori e la fine di presunte discriminazioni sindacali. Dopo lo sciopero e il presidio proclamato dai Cobas, la trattativa tra Ikea e dipendenti era stata mediata dal Comune, impegnato a ripristinare la legalità all’interno e all’esterno dell’edificio. Il Polo logistico di Piacenza distribuisce la merce a tutti gli stabilimenti del Nord Italia.

L’accordo raggiunto questa notte prevede anche la chiusura di tutte le pendenze legali in atto, tranne per uno dei nove lavoratori, licenziato per giusta causa e per il quale continueranno gli incontri con Ikea.

Luigi Caputo