Stand by per i Boeing 787 giapponesi. ANA (All Nippon Airways) e Japan Airlines hanno sospeso tutti i voli dei loro Dreamliner, dopo l’atterraggio di emergenza di un velivolo ANA a Takamatsu, nel Giappone occidentale, a causa del fumo in cabina.

I 137 imbarcati, tra passeggeri ed equipaggio, ne sono usciti indenni, ma i problemi di sicurezza con i Boeing si susseguono da due settimane. Tra principio d’incendio, perdita di carburante e lesione del finestrino della cabina di pilotaggio, l’ultimo problema non sorprende.

Akihiro Ota, ministro dei Trasporti giapponese, ha definito l’atterraggio di emergenza di questa mattina del Dreamliner di ANA come “un serio incidente”.

Grazie all’uso di composti di carbonio, materiali molto innovativi nell’industria aerea, le garanzie di risparmio nei consumi sono aumentate del 20 per cento rispetto ai modelli precedenti, ma a discapito della sicurezza a quanto pare. Il costruttore americano ha garantito piena collaborazione con le compagnie aeree e le autorità per chiarire i problemi dei velivoli, che sembrano interessare le batterie dei 787 Dreamliner.

“Sarà ricordato come uno dei giorni più importanti nella storia di Boeing e in quella dell’aviazione commerciale – annunciava Jim Albaugh, presidente e amministratore delegato di Boeing Commercial Airplanes – nel settembre 2011, alla consegna del primo Boeing 787 Dreamliner alla compagnia giapponese Ana, “sarà indicato in futuro come l’alba di una nuova era dell’aviazione”. Dichiarazioni che stridono con i fatti recenti.

Silvia Ricciardi