Binari pieni di neve, strade ghiacciate, alberi caduti e fiumi che straripano. E’ questa l’Italia colpita da un’ondata di maltempo in un weekend di emergenze e disagi. Al Centro e al Nord le situazioni più critiche, che non hanno risparmiato i trasporti e messo in crisi la sicurezza nei paesi dell’appennino Tosco-Emiliano e dell’arco Prealpino. Molte famiglie senza luce in Liguria, altre sfollate in Emilia-Romagna. Al Nord centinaia di viaggiatori, di rientro dal ponte, bloccati in stazione e in aeroporto per ore.

Il fiume Enza in piena

L’emergenza– Sono già un migliaio le persone evacuate nel paese di Lentigione, nel Reggiano. Il centro abitato del comune di Brescello è stato travolto dall’esondazione del fiume Enza. La protezione civile ha allestito un centro di accoglienza nella palestra di Poviglio, a pochi chilometri. L’affluente del Po era da giorni in stato di piena, ma il maltempo delle ultime ore ha costretto i cittadini a lasciare le proprie abitazioni, provocando lo stato d’emergenza in altri borghi dell’appenino Tosco-Emiliano. Il torrente Parma è esondato allagando giardini e strade. Alcune cittadine sono rimaste senza luce e collegamenti telefonici a causa di frane, mentre alcune strade provinciali, come la 63 che collega Toscana ed Emilia-Romagna, sono state chiuse.
Gli appenini del Centro-Nord non sono l’unica zona colpita dal maltempo. Disagi e problemi ai trasporti si sono verificati anche in Piemonte e Liguria, dove il gelo e la neve hanno lasciato molte famiglie senza luce elettrica e bloccato gran parte della rete ferroviaria. Con un comunicato la Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ha annunciato la riattivazione di alcune linee del nord-ovest dopo un giorno e mezzo di stop. Dopo l’emergenza ghiaccio ripartiranno la Torino-Modena e la Parma-La Spezia. Le linee Genova-Milano e Genova-Torino rimangono sospese, ma è stato predisposto un servizio di bus sostitutivi. Riaperta anche l’autostrada A6 Torino-Savona.
A Torino ancora allerta gelicidio, con le strade ghiacciate che mettono a rischio veicoli e pedoni. Nella provincia di Alessandria le scuole restano chiuse per ghiaccio e neve, mentre nelle province di Torino e Cuneo alcuni istituti hanno rimandato 380 studenti a casa per problemi ai riscaldamenti degli edifici.
Molti ritardi nei voli di Aviapartner e Alitalia che dovevano decollare da Torino. All’aeroporto Caselle i problemi ai voli nazionali hanno sollevato polemiche verso i gestori del traffico aereo.
A Venezia è allerta per il livello dell’acqua e dell’alta marea, mentre in provincia di Firenze sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per caduta sulle strade di alberi e detriti a causa del forte vento. Sempre in Toscana, in provincia di Lucca, è esondato il fiume Serchio.

Bloccate le reti ferroviarie in molte città di Liguria e Piemonte

Le previsioni– Mentre sulle Alpi continuerà a nevicare, per le città del Nord è previsto un rialzo delle temperature, anche di dieci gradi, che dovrebbe almeno attenuare l’allerta neve e gelicidio. Resta il rischio nubifragi, anche se è in arrivo una perturbazione di venti provenienti dal sud che nel corso della settimana porterà alta pressione almeno nel Centro, per poi proseguire al Nord. I livelli dei fiumi si stanno abbassando e il sole tornerà anche nelle regioni settentrionali da mercoledì 13 dicembre, consentendo una migliore gestione dell’emergenza.