Avrebbe rilasciato autorizzazioni per una discarica gestita dall’Ilva anche in assenza dei “requisiti tecnico-giuridici”. Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido (Pd) è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di concussione nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”.

“E’ una cosa che mi addolora perché è un presidente di Provincia del mio partito che conosco bene”, ha commentato il sindaco di Bari e presidente del Pd regionale, Michele Emiliano, durante la trasmissione “Agorà”, su Rai Tre. “In questa vicenda – ha aggiunto – è chiaro che è possibile che qualche soggetto politico che aveva il controllo dei controlli sia rimasto impigliato perché non è facile il ruolo del sindaco di Taranto, così come quello del presidente della Provincia e del presidente della Regione”.

Tarantino e sessantunenne, Florido è stato per anni segretario della Cisl della città, poi nel 2004 viene eletto presidente della Provincia, sostenuto dall’intero centrosinistra, Idv e Rifondazione compresi. Nel 2007 si candida a sindaco di Taranto, ma viene sconfitto. Dopo due anni, nel 2009, viene rieletto alla Provincia. Ora, dopo il suo arresto, è diventato un altro guaio per il Partito Democratico.

Roberto Della Seta, senatore democratico e ex presidente di Legambiente, è durissimo: “Per decenni la sinistra a Taranto ha preferito intrattenere rapporti opachi, talvolta decisamente illegittimi con i padroni dell’Ilva, lasciando che avvelenassero impunemente la città, piuttosto che difendere la salute dei tarantini: insomma ha rinnegato se stessa”.

Gli altri tre arrestati sono l’ex assessore provinciale di Taranto all’Ambiente, Michele Conserva, l’ex dirigente dell’Ilva, Girolamo Archinà e l’ex segretario della Provincia di Taranto, Vincenzo Specchia (ai domiciliari). Conserva, da sempre fedelissimo di Florido, si è dimesso da assessore provinciale all’ambiente nel settembre 2012 quando si seppe che era indagato nell’ambito di indagini sull’Ilva. Era al suo secondo mandato come assessore, ruolo che aveva già ricoperto durante la prima amministrazione Florido.

“I tre imputati hanno rivelato una inquietante, forte inclinazione comportamentale ad asservire il pubblico ufficio al conseguimento di obiettivi di favore economico a beneficio di determinati soggetti”, ha scritto nell’ordinanza il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, “in spregio dei principi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione”.

Enrico Tata