Rom FiumicinoForzare il portellone dell’aereo mentre era già in movimento sulla pista all’aeroporto di Fiumicino. Poi correre sulla pista, al buio, fino ad arrivare alle recinzioni che delimitano l’aeroporto romano. È questo il metodo usato da tre algerini per entrare illegalmente in Italia, nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 maggio. I tre cittadini nordafricani si trovavano su un volo Algeri-Istanbul con scalo a Roma. Non sono i primi ad entrare in Italia in questo modo, anzi durante il 2014 le autorità aeroportuali parlano di 500 stranieri “scomparsi” mentre erano in transito nello scalo romano.

I tre erano giunti a Fiumicino dopo le 22 di mercoledì 13 maggio. Erano partiti da Algeri su un volo regolarmente prenotato, che avrebbe dovuto poi proseguire per Istanbul. Insieme ad altri diciotto connazionali hanno cercato di entrare nel nostro Paese, varcando la frontiera in aeroporto. Ma sono stati isolati, identificati e subito respinti al confine. Scortati dalla polizia all’aereo diretto ad Istanbul, i tre hanno atteso che il velivolo iniziasse la fase di rullaggio per forzare i portelloni d’emergenza in corrispondenza delle ali. Gli scivoli di emergenza si sono subito aperti e i tre nordafricani – di 21, 24 e 27 anni – sono scesi per poi dileguarsi nella notte. A nulla è servito l’intervento delle unità cinofile della polizia di frontiera. Il volo, Alitalia AZ702, è poi ripartito regolarmente intorno alle 2 di notte con a bordo i 101 passeggeri.

Non è il primo caso di questo genere. La polizia di frontiera riferisce di aver respinto da ottobre ad oggi oltre mille cittadini algerini che cercavano di entrare clandestinamente in Italia mentre sono in transito in aeroporto all’aeroporto di Fiumicino. Il volo Algeri-Istanbul con scalo a Roma è proprio uno dei preferiti da coloro che voglio entrare nel nostro Paese. Per far fronte a questo fenomeno, da circa sette mesi è stata predisposta una sala, nell’area transiti dello scalo, per il controllo a vista e il respingimento degli aspiranti immigrati provenienti dall’Algeria, che spesso vengono anche sorvegliati nel transito da un aereo all’altro.

Antonio Lusardi