«A volte l’uomo deve vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale». È con questa motivazione che un pm della procura di Benevento ha richiesto l’archiviazione di un caso di denuncia per maltrattamenti e atti sessuali violenti.

I fatti – Nell’aprile del 2021 una donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti e abusi sessuali, sostenendo di essere stata costretta ad avere rapporti intimi nonostante avesse opposto resistenza. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, la moglie parla di una forte «pressione esercitata» dall’uomo, alla quale si sarebbe sottomessa anche «per non svegliare il figlio». In un caso specifico il marito sarebbe arrivato anche a minacciarla con una lama. Al telegiornale stava andando in onda un servizio sui femminicidi, l’uomo si alza tenendo in mano un coltello con cui stava tagliando il pane e lo punta alla gola della moglie dicendo: «Prima o poi apparirai anche tu al tg».

La sentenza – Un «gesto di cattivo gusto» (quello del coltello), ma che per il magistrato sarebbe stato «compiuto per scherzo». La riprova sarebbe una chat della coppia dove il marito avrebbe scritto: «In momenti di rabbia si dicono tante cose che non si pensano, per tutte le altre cose io ho sempre scherzato». Secondo il pm anche il contesto è stato fondamentale per avvalorare la sua tesi, in quanto era «la preparazione familiare della cena di una festa, dinanzi a testimoni». Inoltre, la donna avrebbe mal interpretato gli approcci sessuali del marito e avrebbe anche esasperato i fatti «non avendo descritto espressioni di minaccia o di costrizione fisica, né di abuso di autorità». Un’ulteriore attenuante alla base della richiesta di archiviazione è il fatto che la donna stesse da tempo meditando sul divorzio. Una circostanza che secondo il magistrato contestualizza ancora meglio la vicenda: «Non era più incline a congiungersi con lui, ma per motivi che ella stessa sostiene non avrebbe avuto il coraggio di esprimere». Una serie di fattori che giustificherebbero l’uomo, anche perché è «comune negli uomini dover vincere quel minimo di resistenza che ogni donna… tende a esercitare quando un marito, particolarmente amante della materia, tenta un approccio sessuale».

La procura – L’opposizione di archiviazione della donna «è all’esame dell’ufficio», ha dichiarato la Procura di Benevento, che ha anche sottolineato che «è assolutamente estraneo alla prassi e agli orientamenti di tutto l’ufficio ogni e qualsiasi sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna e, in generale, in quelli che involgano la libertà in generale e quella sessuale in particolare». Un impegno in tema di violenza di genere testimoniato dalla creazione e dalla quotidiana operatività dello “Spazio ascolto per le vittime vulnerabili e di violenza di genere”.