Un Boeing 787  della compagnia Air India, con destinazione Londra e con oltre 240 persone a bordo, si è schiantato poco dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, nel nord dell’India. Secondo i dati trasmessi dalla compagnia aerea, a bordo ci sarebbero stati 153 indiani, 53 cittadini britannici, 7 portoghesi e un canadese. Non è ancora chiaro per quale motivo il velivolo sia riuscito a percorrere poco meno di venti chilometri prima di ricadere al suolo generando un’imponente nuvola di fumo. L’impatto è stato devastante colpendo in pieno numerose abitazioni nel sobborgo nord della città. Ahmedabad è infatti una delle metropoli più popolose del paese, con 8 milioni di abitanti e una densità abitativa altissima.

L’ultima comunicazione alla torre di controllo è arrivata pochi secondi dopo il decollo. Nei minuti successivi il silenzio, prima del fragoroso impatto. Ad aggravare la situazione il pieno carico di carburante del 787 pronto per un viaggio intercontinentale. La fusoliera ha preso fuoco danneggiando numerose abitazioni nella zona dell’impatto e complicando notevolmente l’intervento dei soccorsi. Non ci sono ancora informazioni certe sul numero dei morti, ma non si escludono vittime collaterali avvenute dopo l’impatto. Secondo alcune indiscrezioni del quotidiano online OneIndia, a bordo ci sarebbe stato anche l’ex Primo ministro dello stato indiano del Gujarat, Vijay Rupani.

Air India, nella sua prima comunicazione ufficiale, ha dichiarato che «il volo AI171, operato sulla tratta Ahmedabad-Londra Gatwick, è stato coinvolto in un incidente oggi, 12 maggio. Stiamo attualmente accertando i dettagli».