Ancora non abbastanza fiori d’arancio nel 2021, secondo il report dell’Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi, anno 2021”. I matrimoni e le unioni civili sono in ripresa, ma non hanno ancora raggiunto i livelli pre-pandemia.180.416 i riti celebrati in Italia nel 2021, con aumento di oltre l’86% rispetto al 2020: è vero però che in quell’anno molte coppie sono state costrette a cancellare le nozze a causa dell’emergenza sanitaria. I numeri ancora non bastano per far riprendere un settore, quello dell’eventistica, che ancora soffre gli effetti della lunga coda di restrizioni emanate proprio duranti i mesi del lockdown. Il trend resta però in positivo anche nei primi mesi del 2022, che secondo i primi dati raccolti, vede i matrimoni in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+4,8%).

Matrimoni – Secondo i dati dell’Istituto di statistica i matrimoni religiosi (-5,1%) continuerebbero però a calare, rispetto al periodo pre-pandemico, ma anche rispetto al 2020. A trainare quindi l’aumento sono i riti civili, che nel 2021 hanno rappresentato il 54% del totale.

Matrimoni misti – Nel 2021 sono aumentate le nozze con almeno uno sposo straniero, in crescita del 29,5% rispetto all’anno precedente. Riti in cui spesso è solo uno dei due sposi a essere straniero: infatti in Italia i matrimoni misti ammontano a oltre 18mila e continuano a rappresentare la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero.

Unioni civili – Le uniche a tornare ai livelli pre-pandemia sono le unioni civili tra coppie dello stesso sesso, che aumentano del 40,3% rispetto al 2020. Il 34,5% delle unioni civili è nel Nord-ovest, seguito dal Centro (27,2%). Tra i comuni più virtuosi c’è Roma con l’8,5%, nel 2021, e Milano con il 6,6%. La maggior parte sono uomini (1.225 unioni, il 57,0% del totale), pur se in diminuzione rispetto sia all’anno precedente (62,4%) sia all’anno pre-pandemico (62,2%).

Divorzi e separazioni – È dal 1970 che il numero dei divorzi è in continuo aumento, praticamente da quando è stata introdotta la legge nell’ordinamento italiano. Nel 2015, anno dell’entrata in vigore della legge sul divorzio breve, il numero di procedimenti ha subito una forte impennata (+57,5% in un solo anno). Nel 2021 il dato sui divorzi, ma anche sulle separazioni, è tornato ai livelli pre-pandemici. Continuano ad essere di più i procedimenti consensuali in entrambi i casi, anche se i divorzi consensuali (70,9%) sono meno delle separazioni consensuali (85,5%).