Il fiume Serchio in piena. Foto Ansa di Franco Silvi

Il fiume Serchio in piena. Foto Ansa di Franco Silvi

È un’Italia ancora sotto la pioggia quella che si è svegliata martedì mattina. Il centro-nord, in particolare, accusa i danni più consistenti dopo che le perturbazioni in settimana si sono sposate da Roma.

I disagi più forti si registrano, già da lunedì, in Liguria e in Toscana tanto che a Genova, in tutta la provincia di Massa Carrara e in Versilia le scuole rimangono chiuse ancora oggi. La situazione più critica riguarda Chiavari, dove un violento nubifragio si è scatenato nella serata di lunedì intorno alle 22. Si sono anche verificate frane nella zona di Leivi, sempre in provincia di Genova, e si contano due dispersi.

In Toscana è Carrara a subire maggiormente i danni delle piogge. Nella città allagata, la protezione civile ha allestito 200 posti letti al centro Carrarafiere mentre i cittadini hanno protestato occupando la sala del Comune contro la cattiva gestione dell’emergenza da parte del sindaco. Una cinquantina di persone ha occupato l’edificio e la procura di Massa ha annunciato l’apertura dell’indagine per disastro colposo.

Situazioni di emergenza anche in Piemonte, in gran parte della Lombardia, in Emilia e in Friuli Venezia Giulia. Nel Comasco, in particolare, la caduta di una frana ha isolato alcune case mentre il livello del lago è prossimo all’esondazione. Anche la provincia di Firenze è in allerta dopo che il sindaco di Pontassieve ha scritto alla Provincia perché intervenga sulla messa in sicurezza dell’Arno a Sieci dove il rischio di esondazione è alto. Allarme nelle ultime ore anche al Sud, in Sardegna dove la provincia di Cagliari è la più colpita. Oltre alla necessità di gestire emergenze su un territorio molto vasto, il problema sono le previsioni per i prossimi giorni che raccontano di un “treno di perturbazioni” sulle zone già colpite.

 

Federica Villa