Prima ferisce il coinquilino alla gola con un coltello, poi va al bar. Protagonista della vicenda sarebbe un uomo italiano di 60 anni, arrestato nella serata di mercoledì 30 gennaio a Jesolo Lido, in provincia di Venezia. Vittima dell’aggressione un cittadino romeno di 58 anni, ora ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita all’ospedale di Padova. È successo verso le 22:00 nell’appartamento che i due condividono in via Olanda, nella zona est della cittadina balneare.

L’arresto – Decisiva per incastrare il sospettato il racconto del ferito. Abbandonato agonizzante in casa, sarebbe riuscito a chiamare un amico che a sua volta avrebbe allertato i Carabinieri. Accorsi sul posto, i militari hanno fatto in tempo a raccogliere la testimonianza del romeno prima che fosse trasportato all’ospedale di San Donà di Piave, dove è stato stabilizzato prima del trasporto a Padova. Grazie alle sue parole, gli investigatori hanno ricostruito gli spostamenti del presunto colpevole, individuato poco dopo in un bar della zona e arrestato. Questa mattina è stato condotto nel carcere Santa Maria Maggiore a Venezia.

Ignoto il movente – L’abitazione è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia per i rilievi tecnici di rito. L’arma del delitto, un coltellino dalla lama di circa 10 centimetri, è stata ritrovata nell’appartamento insieme a numerose altre tracce la cui analisi aiuterà a chiarire i contorni dell’episodio. Il sessantenne non avrebbe ammesso le sue colpe dopo l’arresto. Ancora oscure quindi le cause dell’aggressione. Forse una lite per problemi di convivenza o un improvviso battibecco che avrebbe fatto perdere la testa al sospettato. Non è chiaro inoltre se i due si conoscano da tempo oppure se le loro vite si siano incrociate in quella casa che condividevano, probabilmente per ammortizzare i costi dell’affitto.

Secondo episodio in poche settimane – Jesolo torna a essere scossa dalla cronaca nera, appena poche settimane dopo un altro fatto di sangue. Nella notte tra l’1 e il 2 gennaio un 25enne albanese era stato ferito con due colpi di pistola da tre connazionali. Un regolamento di conti per questioni legate allo spaccio di cocaina. Gettato nel vicino Piave, era riuscito a salvarsi aggrappandosi a un ramo e a trascinarsi verso una casa nei pressi di via Massaua, nelle campagne tra Jesolo ed Eraclea, dove sono stati allertati i soccorsi. Pochi giorni fa sono stati convalidati gli arresti degli aggressori rintracciati grazie alla sua testimonianza.